Approvato dalla Regione Sardegna il piano regionale per il triennio 2023- 2025 relativo alla programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.

«Alla Regione spetta il compito di promuovere e favorire le azioni di prevenzione e mitigazione del rischio, con l’obiettivo di ridurre il numero, l'estensione e gli effetti degli incendi boschivi - ha detto l’assessore alla Difesa dell’Ambiente Marco Porcu -. Perciò, vengono individuati i contenuti del Piano regionale antincendi (Prai) e indicata la composizione del sistema regionale, che coinvolge Protezione civile, Corpo forestale, Forestas, Vigili del fuoco, organizzazioni di volontariato e compagnie barracellari. Fino ad oggi, erano vigenti sia il Piano regionale approvato lo scorso anno che i Piani operativi ripartimentali, aggiornati costantemente, senza alcuna interruzione o difficoltà per la Campagna Antincendio 2023».

Ad oggi i dati degli incendi registrati sul territorio segnano un arretramento rispetto alla media degli ultimi 10 anni: -48% il numero assoluto; -71% la superficie totale percorsa dagli incendi; -92% la superficie boschiva percorsa dagli incendi (aggiornamento al 13 luglio 2023). 

«Il Prai è un importante documento di pianificazione regionale – ha aggiunto l’assessore Porcu – che serve per programmare e coordinare le attività antincendio di tutte le componenti, istituzionali e non, che concorrono, in forme e ambiti diversi, al perseguimento degli obiettivi. Al suo interno sono definite le procedure di emergenza, le attività di monitoraggio del territorio e di assistenza alla popolazione. Un documento di riferimento sia per l'intero sistema regionale di protezione civile, che indica le attività finalizzate a garantire la sicurezza del territorio, la prevenzione e la gestione del rischio, che per le Amministrazioni comunali nella pianificazione di protezione civile».
IL PIANO – Da maggio sono in attività le sale di coordinamento operative (Sala operativa unificata permanente, Soup, e 7 Centri operativi provinciali, Cop), il Centro funzionale decentrato (Cfd), che si occupa dell’emissione dei bollettini di previsione di pericolo di incendio e 735 direttori delle operazioni di spegnimento del Corpo forestale. Il personale messo a disposizione dal Corpo forestale è di 1.047 operatori; 1.506 (1.088 addetti e 418 vedette) sono dell’agenzia regionale Forestas; 2.774 i volontari delle associazioni di protezione civile; 1.018 le unità delle Compagnie barracellari; i vigili del fuoco sono 800.

I mezzi terrestri sono del Corpo forestale (214); di Forestas (216); del volontariato di protezione civile (285); delle Compagnie barracellari (113); dei Vigili del fuoco (100), per un totale di 928.

Inoltre, sono a disposizione 15 elicotteri della flotta area regionale; oltre a due elicotteri delle Forze Armate e tre Canadair. 

(Unioneonline/v.l.)

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