La conta dei danni, ma non solo. La gestione degli incendi è protagonista del dibattito dentro e fuori il Consiglio regionale della Sardegna. Per i ristori, l’assessore all’ambiente Marco Porcu sottolinea: «Vediamo come saranno disciplinati da Roma. Quanto alla Regione, concederemo altre risorse per le aziende agricole e immobili. I Comuni stanno facendo le delibere, poi faremo le stime dei danni».

Intanto il gruppo Pd (primo firmatario Giuseppe Meloni) ha presentato un emendamento al collegato alla Finanziaria in cui si chiede di destinare 5,5 milioni come indennizzo a Enti locali, privati e attività produttive colpiti dai roghi del 6 agosto.

«La riposta del Governo è stata immediata, con la messa a disposizione di ulteriori Canadair – precisa Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari sociali alla Camera -. Subito dopo, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto per inasprire le pene per chi appicca il fuoco, portandole da 4 a 6 anni in caso di dolo e da 1 a 2 per i casi colposi, con nuove circostanze aggravanti, come quella di chi agisce per trarne profitto per sé o per altri. L'auspicio», conclude Cappellacci, «è che il grande impegno dei nostri forestali nella ricerca dei responsabili dia i frutti sperati e i delinquenti possano essere assicurati alla giustizia».

Per Silvio Lai, deputato del Pd, «i danni devastanti degli incendi di questi drammatici giorni non sono ancora del tutto calcolabili. Siamo di fronte peraltro a diversi roghi che in molte parti dell'Isola sono partiti in contemporanea, fatto che fa ipotizzare la presenza di una regia distruttiva e non a coincidenze. E poi solo per caso non ci sono state vittime a 40 anni dalle ultime. Le cifre annunciate sono assolutamente inadeguate», fa notare l'esponente Dem: «15 milioni per Sardegna e Sicilia insieme hanno il sapore di una mancia per zittire e rinviare come peraltro sta avvenendo per l'alluvione in Romagna».

Lorenzo Piras

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