Una flottiglia russa nel Canale di Sardegna. Sono otto le navi, civili e militari, che in queste ore stanno navigando al largo dell’Isola, tra le coste italiane e la Tunisia. A monitorare la situazione è il sito specializzato Itamilradar.com, che monitora le rotte di aerei e imbarcazioni in tutto il mondo, appoggiandosi a fonti aperte.

La flotta, secondo quanto documentato, è partita dalla Siria la scorsa settimana. Quando si trovava ancora nel Mediterraneo orientale, era composta da diverse navi, tra cui fregate, navi da sbarco, portacontainer e petroliere. In particolare, includeva la fregata Ammiraglio Grigorovich, la fregata Ammiraglio Golovko, le navi da sbarco Ivan Gren e Alexander Otrakovsky, i portacontainer Sparta e Sparta II, e le petroliera Generale Skobelev e Vyazma.

«Non sappiamo se tutte le imbarcazioni stiano ancora navigando insieme, ma Sparta e Sparta II sicuramente lo fanno – si legge sul sito – poiché hanno trasmesso i loro segnali AIS in stretta prossimità temporale e fisica».

Nella zona, secondo quanto ricostruito, questa mattina stavano operando anche «due aerei italiani che operavano in quel tratto di mare». Si tratterebbe di un ATR P-72A dell'Aeronautica Militare italiana (matricola MM62280), decollato da Sigonella e operato nella zona in cui si trovavano le navi russe (anche se non disponiamo di una traccia completa del segnale per quella parte della missione) e un ATR P-72B della Guardia di Finanza italiana (matricola MM62321), decollato dalla base di Pratica di Mare e impegnato anch'esso in attività di sorveglianza della zona.

«Quest'ultimo sembra aver sorvolato la flottiglia russa prima di spostare l'attenzione su un altro obiettivo, forse un’imbarcazione di migranti, leggermente più a nord», conclude Itamilradar.

(Unioneonline/v.f.)

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