La mossa di Marisa stende i cagliaritani"Tutti insieme abbondantemente"
Il debutto nazionale all'Auditorium di “Show! Tutti insieme abbondantemente”, di Marisa Laurito, nella serata di venerdì (in replica sabato) è stato un successo.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Domani voglio leggere sul giornale: il teatro dell'Auditorium di Cagliari non c'è più perché è caduto per la mossa di Marisa Laurito», dice. Eh sì, c'era pure la famosa "mossa" inventata da Maria Campi e rifatta da tutte le primedonne del varietà da un secolo in qua. L'Auditorium ha resistito, però gli spettatori alla fine avevano le mani rosse e indolenzite dagli applausi. Il debutto nazionale di "Show! Tutti insieme abbondantemente", organizzato da La Via del Collegio, nella serata di venerdì (in replica ieri) è stato un successo ancor più per gli amanti del varietà e del teatro, quello divertente ma rigoroso, come non se ne vedeva da tempo. Un genere, quello della rivista, che l'attrice napoletana con un ottimo Giulio Farnese nelle vesti di un produttore pasticcione, alla Kiavich Orchestra, a un elegante e corpulento corpo di ballo ("Le Pagnottelle") e al duo fantasista "Baguette", ha reso nella perfezione stilistica che molti hanno potuto solo vedere nelle registrazioni in bianco e nero. I protagonisti erano artisti del calibro di Delia Scala, Gilberto Govi, Totò, Petrolini, la Wandissima. Ma se quest'ultima scendeva luminose scalinate la Laurito, con un produttore così, può avere giusto una scala a libro. Ma non mancano l'altalena fiorita, i costumi lucciccanti e colorati da primadonna. E la grazia delle esilaranti gag dal ritmo metronomico e senza una volgarità, i riferimenti alla Belle Epoque, quella povera italiana (bambole... non c'è una lira), al Cafè chantant e al Tabarin, alle macchiette, alle sciantose, alle spalle e ai capicomico. Poi le canzoni ("Le rose rosse" della Fougez, gli standard della memoria "All of me", "Granada", "I' te vurria vasà", "Brigida"), l'omaggio a Eduardo, le improvvisazioni con, in mezzo e insieme al pubblico. Marisa Laurito è una vedette capace di ballare, cantare, recitare, raccontare e persino giocare con un (finto) spogliarello e fare la spaccata. Quasi due ore filate di spettacolo senza una sbavatura. Pensare che era una prima assoluta. E che i riferimenti (e quindi i temibili confronti) vanno a tempi che hanno sfornato i migliori talenti artistici di sempre, quando - come ricordava Banfi - «si faceva la fame, quella vera» e il pubblico scontento non si limitava a un'alzata di spalle ma tirava i gatti morti sul palcoscenico, ad andar bene. Beh, la Laurito è un'attrice di razza, ed è proprio di quella razza.
Giuseppe Cadeddu