Maria Ausilia Piroddi, 52 anni, è deceduta ieri mattina nella sua casa di Barisardo. Uccisa da un tumore al colon di cui soffriva da dieci anni. Nel 2004 il cancro le aveva aperto le porte del carcere, chiuse da due ergastoli. Era tornata libera, seppure ai domiciliari, per potersi curare. Era stata condannata in primo grado nel 2002, e in via definitiva nel 2009 per associazione a delinquere di stampo mafioso, duplice omicidio premeditato, porto e detenzione di armi e di esplosivo. Reati compiuti dal 1996 al 1998. Dopo il verdetto della Cassazione - che aveva detto che a Barisardo c'era la mafia e la Piroddi era il capo - Maria Ausilia custodiva solo la speranza di riuscire a dimostrare che gli attentati subiti erano autentici e non fasulli. Scardinare uno dei presupposti della sentenza passata in giudicato per ottenere la revisione del processo. Un sogno inseguito fino alla morte.
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