«Giustizia per Saccargia». I comitati della Gallura, della Nurra e del Sarcidano hanno presentato al ministero dell’Ambiente, alla presidenza del Consiglio e per conoscenza alla Regione una richiesta di annullamento in autotutela del giudizio di compatibilità ambientale e dei successivi pareri positivi in favore del progetto di “Potenziamento del Parco eolico Nulvi Ploaghe con potenza complessiva pari a 121,5 Mw” presentato il 27 novembre 2018 dalla società ERG Wind Sardegna Srl. Un progetto che rischia di circondare di enormi pale eoliche la basilica.

«L'annullamento in autotutela serve a garantire la legalità degli atti amministrativi», dice Maria Grazia Demontis, portavoce del Comitato Gallura. «Permette alla pubblica amministrazione di eliminare un proprio atto illegittimo, dunque, di correggere i propri errori». Questa mattina, ai piedi della Basilica di Saccargia, gli attivisti hanno presento questa iniziativa: «I parlamentari sardi devono ricordare perché sono a Roma», argomenta. «Vorremmo che i nostri rappresentanti presentino un’interrogazione urgente, chiedendo che la transizione energetica venga realizzata nella legalità», è l’appello di Emilio Demuro, del comitato Sarcidano.

Gli attivisti garantiscono: «Quello contro la Erg è solo il primo di una lunga serie di esposti», è la chiosa. «L’inattendibilità delle relazioni anemologiche è, infatti, una prassi consolidata nei progetti eolici presentati in Sardegna. Stiamo continuamente rilevando ai dicasteri preposti, attraverso le osservazioni ai progetti, tutte le criticità del merito e, qualora, l’iter autorizzativo, come nel caso di Saccargia, avanzi, incurante delle irregolarità denunciate, il nostro interlocutore non potrà che essere solo e soltanto la magistratura».

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