Da oggi i medici di base “potranno andare a ritirare le siringhe già pronte per iniziare a vaccinare a domicilio”. Lo ha annunciato ieri l’assessore regionale della Sanità Mari Nieddu, parlando dell’avvio delle attività da parte dei medici di famiglia all’interno della campagna di vaccinazione contro il coronavirus.

Nonostante il record raggiunto ieri dalla Sardegna, con oltre 28mila inoculazioni in un giorno, il rallentamento – ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas – è dovuto a varie ragioni tra le quali “il passaggio dalla piattaforma regionale a quella di Poste ma anche la mancanza di vaccini Astrazeneca”.

In questo mese si attendono altre due consegne e una nei primi giorni di giugno così da raggiungere un totale di “180mila dosi circa del farmaco Pfizer”.

Nel bollettino diramato ieri dall’Unità di crisi della Regione, sono saliti a 54.980 i casi di positività complessivamente accertati da inizio emergenza: nell'ultimo aggiornamento sono stati rilevati 104 nuovi contagi, in aumento rispetto al giorno precedente ieri ma con più tamponi effettuati, 2.919 test, e un tasso di positività che scende al 3,5%. Si registrano anche cinque nuovi decessi (1.398 in tutto). In calo i ricoveri: sono 354 (-4) le persone attualmente ricoverate in ospedale in reparti non intensivi, 47 (-4) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.042 e i guariti sono complessivamente 37.137 (+423) mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell'Isola sono attualmente 2. 

E sempre oggi ci sarà la conferenza Stato-Regioni e si saprà se il governo procederà a una revisione per l’attribuzione dei colori. In caso negativo, la Sardegna resterà in fascia arancione per un’altra settimana.

(Unioneonline/s.s.)

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