Il giudice del Lavoro del Tribunale di Cagliari boccia le nomine dei direttori generali della Regione. Non tutte, ma quelle – e non sono poche né di poco peso – adottate sulla base della delibera di giunta di luglio del 2021 che aveva cambiato le regole d’ingaggio dei vertici amministrativi degli assessorati.   “Comportamento antisindacale”: questo il verdetto della giudice Daniela Coinu, che il 5 dicembre ha emesso il decreto  sul ricorso presentato da due sindacati dei dirigenti regionali, lo Sdirs (Sindacato dirigenti e direttivi Regione Sardegna) e il Direr (Federazione nazionale quadri direttivi dirigenti delle Regioni aderenti alla Confedir). 

Tutto parte da una delibera (la 27/14 del 9 luglio dell’anno scorso) che a Villa Devoto aveva trovato il sostegno di tutta la giunta: portata dall’assessora agli Affari generali (allora Valeria Satta) era stata approvata di concerto con  tutti i colleghi e con il presidente Christian Solinas. 

Cosa stabiliva? Prima i direttori generali di ogni assessorato venivano reclutati a seguito di una manifestazione di interesse per ogni singolo settore. Passaggio chiave era l’informazione preventiva dei sindacati, che dovevano essere a conoscenza della procedura. Con la delibera la giunta ha deciso di costituire un elenco, unico,  di aspiranti direttori generali, che dovevano presentare un’autocandidatura.  E da lì si sarebbero dovuti pescare i nomi, anche esterni alla macchina di mamma Regione, da mettere alla guida degli uffici. Così è successo per Ambiente, Sanità, Politiche sociali, Enti locali e Turismo. 

Sono proprio questi ultimi a essere dichiarati decaduti a causa della sentenza. I sindacati hanno impugnato il provvedimento della giunta perché nessuno li aveva informati, preventivamente, del cambio in corsa. Il Tribunale ha dato loro ragione: l’obbligo di comunicazione non è una pura formalità, ma un vincolo insuperabile – ha stabilito la giudice – così la delibera è sospesa e decadono gli atti conseguenti. Come le nomine dei direttori generali.

Ora i dubbi, in Regione, sono vari: che valore hanno i provvedimenti adottati da chi è decaduto? Come si deve comportare chi prende il loro posto? E, anche: chi li sostituirà, visto che nel frattempo è entrata in vigore la legge 107 che delega le nuove nomine al segretario generale, che al momento non c’è? Come sanare la situazione?

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