I piatti tipici della Sardegna protagonisti a Bruxelles
Alle tradizioni enogastronomiche dell’Isola dedicati due giorni della nona edizione della “Cucina italiana nel mondo”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici: Salute e Tradizione”: questo il tema della nona edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo. Un tema importante, perché mira a ridare smalto e vitalità alla cucina nostrana come mezzo di nutrimento sano e sostenibile, che arriva oltretutto dopo i dati pubblicati qualche giorno fa, in occasione dei 14 anni dal riconoscimento come patrimonio dell’Unesco, dalla ricerca dell'Osservatorio Waste Watcher, che ha dipinto la Dieta Mediterranea in via di abbandono nel cuore delle nuove generazioni. Dieta evitata da molti perché considerata costosa (50%) o troppo impegnativa in termini di tempo (38%). E anche nelle altre fasce d'età, simili percezioni sembrano diffondersi, sebbene in percentuali leggermente inferiori (42% e 27%). Sono le persone più anziane, infatti, a seguire questo regime alimentare, con un’85% degli over 65 e un terzo degli italiani che la adotta in modo personale. Questi dati emergono da un'indagine a 14 anni dal riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea come patrimonio culturale. Eppure questo è il focus che si vuole celebrare in questa settimana.
Alla periferia di Bruxelles, nel Palais d’Afrique a Tervuren, si sono svolti due giorni di incontri, dedicati agli operatori del settore, con un racconto di tre regioni: Sardegna, Sicilia e Campania.
La prima giornata ha visto anche la partecipazione del ministro Francesco Lollobrigida a dare il via ai lavori e alla cena di gala, mentre oggi è stato il tempo della riflessione e degli interventi istituzionali, tra cui quello di Francesco Varriale, console generale, e del parlamentare Elio Di Rupo, ex primo ministro belga. Degustazioni di prodotti tipici, masterclass e show cooking per il riconoscimento della cucina sarda come pilastro di una dieta sana e sostenibile, che ha trovato ampia accoglienza nei prodotti presentati in Belgio e frutto della collaborazione tra Regione, Laore, Coldiretti e Insula.
Marcello Onorato, direttore del Servizio programmazione e valorizzazione dei marchi dell’agenzia Laore, ha dichiarato: «Il nostro obiettivo è promuovere i prodotti agroalimentari sardi attraverso la cucina, i cuochi e l'Associazione cuochi italiani a Bruxelles. Quest’anno ci concentriamo sulle produzioni DOP e IGP della Sardegna e sui suoi vini DOC». Sono previsti altri due eventi a breve, sempre nella capitale belga: una B2B il 20 nella sede del Comitato delle Regioni e uno show cooking presso l'ambasciata.
Tra i protagonisti figura il menu deleddiano: «Si tratta di un menù ispirato ai romanzi di Grazia Deledda — spiega l'ideatore Vincenzo Polimodde — poiché lei parlava molto di gastronomia. Vogliamo esportare questo menù per far rivivere ai nostri emigrati i profumi e i sapori che hanno lasciato dietro di sé quando, da giovani, sono partiti alla ricerca di lavoro». Anche Vitalia Scano, presidentessa del Menu Deleddiana ed esperta in cucina della longevità, condivide questa visione: «Abbiamo dimostrato la nostra cultura enogastronomica e speriamo sinceramente di riuscire a promuovere ulteriormente i prodotti sardi in tutto il mondo».