Gli interventi dei lettori
Ecco i primi commenti, e le vostre esperienze personali, sulla situazione economica della Sardegna. Continuate a scriverci a redazioneweb@unionesarda.it. Sarà l'occasione per ampliare il confrontoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Salve, ho voluto partecipare a questo forum perchè la situazione in Sardegna mi tocca da vicino.Sono sarda, ho vissuto fino all'età di 22 anni a Carbonia, e come tanti sono scappata dalla mia terra per via del lavoro, non riuscivo a trovare un posto, nè io e nè mio marito, solo lavoretti in nero che non mi davano l'opportunità rendermi indipendente. Quindi nel 1995 siamo partiti per la provincia di Parma io, mio marito e nostra figlia. Non sto a raccontare tutte le difficoltà a cui siamo andati incontro, sia psicologiche e sopratutto economiche, non è facile farti una vita fuori, forse 20-30 anni fa in "continente" ti sistemavi ora sopravvivi. La mia terra mi manca da morire, i miei genitori sono la cosa più importante, non auguro a nessuno cosa si prova a vederli 2 volte all'anno (quando mi va bene), salutarli quando si parte è una cosa difficile, si sta male darei tutto per tornare a casa mia, perchè la Sardegna è casa mia, ma ora dobbiamo pensare a nostra figlia, al suo futuro, mi dispiace dirlo ma in Sardegna questo futuro non lo vedo. Forse i soldi per mandare avanti l'economia sarda ci sono, ma non vengono utilizzati nel modo migliore.Molte persone che conosco, che hanno più o meno la mia età ( tra i 35-40 anni) vivono ancora a casa dei genitori, alcuni perchè non hanno lavoro, altri perchè vogliono fare la bella vita. Questo non fa girare l'economia, e poi ci sono tante altre cose che non vanno, un discorso troppo complicato.Vivendo qui a Parma l'unica cosa che noto che in Sardegna per tante cose c'è menefreghismo e poca voglia di fare, ci si lamenta per ogni cosa e poi non si fa niente.L'unica cosa è che quando siamo in Sardegna ci adagiamo alle istituzioni e quando facciamo la valigia per partire ci rimbocchiamo le maniche e ci diamo da fare, cosa che non facciamo a casa nostra. Naturalmente questo è un mio parere.
Patrizia-Parma
Gentile redazione, vi scrivo per dire anche io la mia opinione sul lavoro e disoccupazione in Sardegna. Purtroppo, non credo che la nostra isola abbia degli sviluppi per quanto riguarda l'handicap lavoro. Lavoro? Che cos'è? E'una domanda che suona male e nessuno sente per potere aiutare e rimediare questo increscioso problema. Chi sta al potere pensa per se, oppure rimedia posti di lavoro per conoscenti e parenti o per accordi politici. Io sono nata e vissuta fino all'età di 26 anni a Carbonia e vi garantistico che ne ho visto e sentito di ogni genere. Quando ho cercato lavoro, ho riscontrato delle situazioni intollerabili: avevo avuto l'opportunita di lavorare ma il politico che mi avrebbe dovuto aiutare, pretendeva avere il mio stipendio almeno per un anno e cosi' io sarei stata li per sempre!!!! Stiamo scherzando??? Io per cosa dovevo lavorare?Sacrificarmi per dare a lui il mio stipendio per un anno? Io cosa mangiavo nel frattempo??? Dovevo andare a lavorare demotivata al massimo...che vergogna!!! Ovviamente ho rifiutato, ma non tutti la pensavano come me, infatti tantissimi hanno preferito pagare.. Io figlia di un operaio, tanto di capello a mio padre e mia madre, che hanno lavorato una vita, si sono costruiti una casa con le loro mani (non era un muratore) mattone dopo mattone, hanno istruito e cresciuto i figli nel loro piccolo... Sapete come si chiama questo? L'arte di arrangiarsi e adeguarsi senza scendere a compromessi. Io sono affezionatissima alla mia terra, ma provo un'emozione di Amore e Odio, perchè oggi all'età di 35 anni sono costretta a lavorare in Lombardia, lontano dalla mia famiglia che vedo 2 volte all'anno, vi sembra giusto?
Loro sono l'unica cosa che ho di bello al mondo, certo non ho case, non ho terreni, non sono benestante, ma ho diritto di lavorare e vivere vicino a loro e invece non posso perchè?Chi sa rispondermi? Nessuno!!! Poi magari un giorno io non ci saro piu', oppure loro, perchè questo è il decorso della nostra vita e allora questo messaggio di aiuto, di urla verrano seppolte insieme alla mia sofferenza che mi portero' in eterno per non avere potuto godere dei miei affetti famigliari.
Questa è la Sardegna sia del passato che del futuro!!!
Ivonne Lai
Dov'è la crisi ??? Sabato a Cagliari, con degli amici non siamo riusciti a trovare una pizzeria libera, neppure dopo le 23.00. Era ovunque tutto occupato e i gestori mi ripetevano ovunque che senza prenotazione il week-end difficilmente avrei trovato posto. Allora ho provato con i ristoranti, ma la situazione era la stessa. Locali pieni. Niente posti senza prenotazione. La vera crisi è quella che viene a chi cerca un ristorante libero il week-end a Cagliari senza aver prima prenotato.Provare per credere.
Antonio P. - Cagliari
Il problema non è la crisi in se, che probabilmente in sardegna si sente meno che in altri posti. Il vero problema è che le persone vorrebbero vivere al di sopra delle loro possibilità e ci si indebita per comprare cellulari, playstation, tv al plasma ecc. Si chiedono prestiti per fare le vacanze o regali. Il consumismo è entrato nelle nostre case grazie alle tv commerciali e alla pubblicità che manipola le persone, sopratutto quelle più ignoranti e appartenenti alle classi sociali più svantaggiate. Ecco la vera crisi. E' crisi di valori.
Franca - Bosa