L’esercitazione si chiama Mare Aperto. Ma solo per le navi militari, per i sommergibili e per i caccia che ci voleranno sopra. Perché il mare della Sardegna, a sud e a sud-est e a est, sarà chiuso: vietata qualunque attività al largo della costa. Una raffica di ordinanze pubblicate sulle bacheche delle varie Capitanerie competenti impone una lunga serie di restrizioni in enormi spechi acquei che vanno da Teulada a Capo Ferrato, passando per il Golfo di Cagliari. 

Non ci sono solo le “classiche” mappe che delimitano il mare dedicato alle manovre delle flotte con le stellette. Ossia le varie zone Alfa, Bravo e Eco davanti al poligono di Teulada e quelle – enormi – davanti a quello di Quirra (sotto la mappa di una di queste ultime) e di fronte alla costa di Sarrabus e Ogliastra. Più, a ovest, Capo Frasca.  

Il mare interdetto davanti al Sarrabus
Il mare interdetto davanti al Sarrabus
Il mare interdetto davanti al Sarrabus

La capitaneria di Cagliari avverte che anche nel golfo di Cagliari, più o meno davanti a Terra Mala, da ieri, 3 maggio, c’è una zona di divieto integrale che si chiama Alfa parziale. Un’area che si estenderà a partire dal 13 diventando Alfa. Arriverà ben oltre capo Sant’Elia, passando davanti al Poetto. 

Zona Alfa interdetta
Zona Alfa interdetta
Zona Alfa interdetta

Le imbarcazioni di passaggio dovranno stare a oltre un chilometro da eventuali unità militari negli specchi di mare chiamati Bravo (davanti alla Torre del Diavolo a  Sarroch), Delta (che va a interessare anche le acque al largo di Tuerredda) e Foxtrot: l’interdizione, stavolta sulla costa orientale,  da Cala Pira  a Capo Ferrato. 

La Mare aperto, spiegano dalla Marina militare, «è la più imponente esercitazione pianificata e condotta dal Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare, che vedrà impegnati circa 9.500 militari di 22 nazioni (di cui 11 appartenenti alla Nato)». Durerà fino al 27 maggio.  

© Riproduzione riservata