«Non abbiate timore di chiamarci; in qualsiasi momento noi siamo lì per rispondervi, e venirvi in aiuto». A dirlo, durante il recente incontro organizzato dal settore socioculturale del Comune di Palau, sulle truffe agli anziani, è stato il Lgt. Daniele Antonucci, comandante della locale stazione dei Carabinieri. Con lui era presente il Ten. Loris Coppola, comandante della Sezione Operativa del Reparto Territoriale dei Carabinieri Olbia.  «Il fenomeno della truffa agli anziani si contrasta soprattutto con la prevenzione», ha affermato il tenente Coppola. «La casistica parla chiaro; Si tratta di una tipologia di reati che, una volta commessi sono per noi difficili da reprimere».  È necessario quindi che gli anziani ricevano delle nozioni, dei consigli, per cercare di prevenire questi incresciosi fenomeni, ha proseguito il Ten. Coppola ed «essere messi in condizione di sapersi comportare nelle occasioni in cui si fosse contattati e avvicinati da persone che abbiano l’intenzione di raggirarvi, di prendersi gioco di voi, al fine di sottrarvi dei beni. Di cosa parliamo? Di soldi in contanti o, spesso e volentieri, di gioielli».

I truffatori sono persone che fanno leva sulla bontà d’animo della persona che hanno preso di mira o che hanno “pescato” casualmente tra tante; sulla loro buona fede e sul fatto di coglierle d’improvviso con una telefonata o uno squillo di campanello, mentre sono tranquillamente a casa: succede che, presi dall’agitazione del momento, dall’ansia, dalla preoccupazione di quello che gli viene detto, non riescano a reagire con l’adeguata lucidità e obiettività.

Quindi, raccomandano i Carabinieri, di diffidare assolutamente di chi si presenti ad esempio come avvocato o delle forze dell’ordine e chieda denaro per assistere figli o familiari, che sarebbero stati arrestati o sarebbero rimasti coinvolti in incidenti stradali.  Diffidare anche di un sorriso, di un abbraccio, di un atteggiamento confidenziale da parte di sconosciuti: potrebbe essere un modo per avvicinare l’anziano conquistarne la fiducia e derubarlo. Altro consiglio è quello di non fornire mai al telefono o attraverso i social o per mail, informazioni personali come password e dati bancari. Al telefono poi non rispondere mai con parole come “si” o “certo”, potrebbero essere subdolamente utilizzate per certificare un consenso ad un contratto non voluto. Prestare la massima attenzione nell’aprire la porta di casa a sconosciuti; Controllare sempre col videocitofono o lo spioncino tenendo sempre la catenella della porta agganciata. Attenzione anche ai finti impiegati della società di luce, telefoni, gas o acqua; si introducono a casa e, dopo aver distratto la persona frugano fra le sue cose e portano via.

In tutti questi casi, ed in altri dubbi, prendere tempo, avvertire un familiare e chiamare il 112.

Attenzione anche sui mezzi pubblici o negli ambienti affollati dove è più facile distrarre una persona con una spinta, all’apparenza involontaria, per sottrarre il portafogli o sfilare collane. Attenti quando si utilizzano bancomat o postamat. Mettere sempre una mano a coprire il dito che digita il pin.  Purtroppo chi truffa ne studia sempre di nuove anche utilizzando le nuove tecnologie ed è anche per questo che bisogna stare sempre in guardia.

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