Imprudenza, imperizia, distrazione o guasto tecnico. Sono le ipotesi su cui stanno lavorando i militari della Capitaneria di Porto di Olbia, chiamati ad accertare, assieme a Guardia di Finanza e carabinieri, le cause che hanno provocato il tragico incidente avvenuto nelle acque di Portisco, nella Baia di Cugnana. 

Qui una piccola barca a vela è entrata in collisione con un semicabinato di una quindicina di metri e Alberto Filosi, 69enne milanese, che era a bordo della prima imbarcazione, ha perso la vita. 

Da chiarire la causa del decesso. L’uomo è stato sbalzato in acqua dopo l’urto, ma ancora non è chiaro se abbia battuto la testa, sia stato straziato dalle eliche del natante oppure se sia annegato. Per questo il magistrato di turno – il pm di Tempio Maria Paola Asara – ha disposto l’autopsia. 

Gli inquirenti al porto (Ansa)
Gli inquirenti al porto (Ansa)
Gli inquirenti al porto (Ansa)

Da appurare anche la dinamica dello scontro: quale delle due imbarcazioni è andata contro l’altra? Sembra sia stato il semicabinato, ma le indagini sono ancora in corso. 

Le quattro persone a bordo del motoscafo sono rimaste illese. Lievi conseguenze anche per la moglie della vittima, che è stata però portata in stato di choc all’ospedale di Olbia per alcuni accertamenti. 

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata