Indagini chiuse e conclusione inattesa sul furto e rapina del Pink Bar di Bassacutena (frazione di Tempio). 

L’imprenditore Nicola Pirredda, 60 anni, non può essere perseguito per la fucilata esplosa contro Gheorghe Vasile e tanto meno si può ipotizzare che avesse intenzione di uccidere l’uomo, un operaio rumeno di 34 anni. La posizione di Pirredda è stata archiviata, l’uomo ferì con una fucilata Vasile, colpendolo ad una gamba e a un fianco.

Pirredda, difeso dall'avvocato Sergio Milia, era accusato di lesioni, ma è stato fatto anche un accertamento tecnico non ripetibile per verificare se la fucilata avrebbe potuto uccidere Vasile. L’uomo, stando alle indagini dei Carabinieri di Tempio, coordinate dal pm Mauro Lavra, ha difeso la moglie, mentre per Gheorghe Vasile e i presunti complici, Aurelian Bivolaru e Flavin Balota è stato chiesto il rinvio a giudizio (l’accusa è rapina).

I fatti avvenuti il 23 maggio del 2022 davanti al Pink Bar di Bassacutena (frazione di Tempio), sono stati ricostruiti in questo modo: Piredda durante la notte sente dei rumori che arrivano dal suo bar ed esce di casa armato di fucile, con lui c’è la moglie; l’uomo sorprende i presunti ladri e li invita a stendersi per terra, in attesa dell’arrivo dei Carabinieri; Vasile, si legge negli atti, solleva un pesante grimaldello e si muove verso la moglie di Pirredda, la sensazione è che possa colpirla, a quel punto lo stesso Pirredda spara. Per il pm, Vasile non stava scappando (non è stato colpito alle spalle) e si è trattato di legittima difesa.

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