Mettere a sistema le amministrazioni che lavorano sull’Area marina protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo è stato il tema dell’incontro, tenutosi stamattina a bordo della motovedetta MV CP 273 della Guardia Costiera di Olbia, tra il neo-presidente dell’Ente, Massimo Canu, il Direttore Marittimo del Nord Sardegna, Giorgio Castronuovo, e l’Assessore Regionale all’ambiente, Marco Porcu.

Un lavoro da equilibristi, tra sostenibilità e fruibilità dell’ambiente, che deve fare i conti con i desideri di un’"utenza” dai numeri in costante crescita.

Tra il 15 e il 20 per cento in più gli arrivi registrati nel Nord Est dell’Isola (e  un numero di diportisti sempre più elevato) ha comportato un gran lavoro da parte della Guardia Costiera. «Questa estate, fino ad oggi, abbiamo elevato un cospicuo numero di verbali amministrativi nell’Area sottoposta a tutela, un calcolo approssimativo ci parla di sanzioni per 50.000 euro. Non ci fa piacere – ha spiegato il Direttore Marittimo Castronuovo - ma è sintomatico che la Guardia Costiera ci tiene  a tutelare questo ambiente pregiato, dall’ecosistema delicatissimo, e lo fa in stretta collaborazione con l’ente gestore». La Regione metterà a disposizione tutti gli strumenti e le risorse perché la gestione dell’Area Marina Protetta di Tavolara - Punta Coda Cavallo possa proseguire nel suo lavoro di tutela.

«Dopo lo stallo amministrativo oggi ci sono tutti i presupposti organizzativi per lavorare in sintonia con chi deve intervenire; sia in termini di controllo che in termini di idee e programmazione. È fondamentale che tutti collaborino per la tutela di un’area importante e di pregio ma anche per il suo sfruttamento turistico, sempre in ambito controllato ed equilibrato dal punto di vista dell’aspetto ambientale – ha dichiarato l’Assessore. – Per farlo occorre studiare i limiti di capacità dell’Area e trovare soluzioni». 

I PROVVEDIMENTI – Tra i provvedimenti messi in campo dalla Guardia Costiera, una direttiva (nata da una convenzione  stipulata a livello centrale tra Ministero dell’Ambiente e Comando Generale) emanata dal Direttore Marittimo Castronuovo e indirizzata agli uffici dipendenti per trovare un dialogo con enti locali e operatori, nell’ottica della prevenzione e del dialogo. «Quest’anno c’è stato un incremento di moto d’acqua che in qualche caso hanno violato le norme; spesso viaggiano a bordo dei mega yacht, che vengono messi repentinamente in mare  –  ha sottolineato il Direttore – è facile capire quanto sia difficoltoso cogliere questi soggetti in flagranza».

LA COLLABORAZIONE – Tra i progetti futuri dell’Area Marina Protetta una collaborazione con l’Università Milano Bicocca che porrà in relazione il mare di Tavolara con i Caraibi. «Non siamo secondi a nessuno dal punto di vista della ricerca, della qualità e dello sviluppo turistico e vorrei ricordare  - ha sottolineato l’attuale Presidente in carica - che solo qualche mese fa il CNR ha fatto presente, in audizione alla Camera, che il trend Gallura e Costa Smeralda sono stati attrattivi, nel corso di quest’anno, tanto da sviluppare un incremento delle presenze del 40 per cento a fronte della media delle città costiere che a livello nazionale è stata del 20%. Questo significa che noi tutti siano responsabili di ciò che dovrà accadere pensando che tutto questo non debba essere mercificato ma tutelato e valorizzato».

«Mi preme dire – ha detto Canu -  che io credo sia importante l’aspetto sanzionatorio quanto sia fondamentale per noi far comprendere che l’ambiente è nostro. La proiezione dell’Area Marina Protetta sarà sempre volta in tal senso, affinché, al di là della presenza della Capitaneria, una persona sappia, secondo coscienza e previa informazione, cosa sia lecito fare».

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