Nessuno tocchi Capo Figari senza la Valutazione di incidenza ambientale. Firmato Gilberto Pichetto Fratin. È la risposta del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica a un'interrogazione parlamentare presentata dal deputato di Italia Viva, Roberto Giachetti, che chiedeva il parere del dicastero sulla «coerenza, per una Zona di protezione speciale, del progetto» di trasformazione in struttura ricettiva dell'ex Batteria Luigi Serra e dell'ex Semaforo da cui Guglielmo Marconi effettuò il primo esperimento di collegamento radio a onde corte, situati nel promontorio di Golfo Aranci, definito Zona di protezione speciale, inserita all'interno dei siti Natura 2000.

Premesso che il ministero dell'Ambiente continuerà a vigilare sul caso, sotto il profilo della tutela ambientale dei siti coinvolti, nel documento ribadisce la necessità dell'assoggettamento positivo del progetto alla VinCa, delegata agli uffici competenti regionali, che dovrà considerare l'impatto sull'ambiente e sulla conservazione dei siti derivante dalla ristrutturazione dei due compendi e dall'incremento di carico antropico sull'intero promontorio di Capo Figari, conseguente alla trasformazione dei due immobili in hotel di lusso, come descritto nel sito della società aggiudicataria del bando regionale per la loro valorizzazione.

Secondo quanto si legge nel documento del Mic, interpellata la Regione per le opportune verifiche, «non risulta che a seguito della concessione trentennale rilasciata alla società New fari srl per la valorizzazione dei suddetti immobili, agli uffici competenti sia pervenuta alcuna istanza di autorizzazione paesaggistica in merito alla trasformazione in hotel di lusso dell'ex Stazione di vedetta di Capo Figari e della Batteria Luigi Serra, né sotto il profilo ambientale, la società abbia presentato richiesta per la verifica di coerenza del progetto rispetto alla Zona di protezione speciale». L'affidamento in concessione delle due strutture, a giugno scorso, rientra nel progetto regionale Orizzonte Fari, volto alla riqualificazione di fari e stazioni semaforiche sulle coste sarde per il loro riuso e la fruibilità pubblica turistica.

Secondo il comitato di cittadini Maremosso, impegnato nella tutela del paesaggio di Golfo Aranci, con il progetto proposto da New fari srl, Capo Figari rischia la privatizzazione e la cementificazione a cui il comitato sta dando battaglia, dopo aver lanciato, anche, una petizione su Change.org che, in pochi mesi, ha raccolto oltre 58mila firme.

© Riproduzione riservata