A Nadia Matta, sindaca di Santa Teresa Gallura dal 2020, non piace come in alcuni casi vengano utilizzati e gestiti, dai concessionari, particolarmente nella stagione estiva, gli spazi pubblici. Ad esempio collocando elementi di arredo non consentiti o previsti dagli appositi regolamenti comunali, creando così situazioni non certamente ottimali riguardanti l’aspetto estetico e quello funzionale al passaggio dei pedoni, soprattutto di quelli con disabilità; oppure, come in altri casi, ci sia incuria a provvedere alla costante pulizia del marciapiede o del tratto di strada sul quale il locale si affaccia e su cui non possono intervenire spazzatrici e pulitrici del servizio di igiene urbana, per la presenza costante di tavoli, sedie e arredi ombreggianti.

Non mancano poi, secondo la sindaca Matta, «situazioni indecorose» che «vengono create anche dalla presenza di contenitori per i rifiuti posizionati, durante tutto l’arco della giornata, in prossimità delle attività, e lo stesso dalla scarsa attenzione nelle modalità di conferimento degli scarti della propria attività, in quanto spesso si creano cataste di rifiuti quali cartone e plastica, dopo la chiusura del locale, quando ancora il centro storico è gremito di turisti».

Succede anche che, in altri casi, «vengano posizionati elementi di arredo, quali tavoli, sedie, ombrelloni, fioriere, oltre lo spazio pubblico concesso, togliendo la fruibilità del suolo ai passanti che hanno diritto di circolare comodamente per le vie del centro cittadino». Per questi motivi, la sindaca ha disposto con ordinanza una serie di misure per i titolari delle attività di pubblico esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande, delle attività commerciali ed artigianali; a cominciare dal fatto che la delimitazione del perimetro dell’area in concessione non possa essere effettuata con completamenti aggiuntivi all’esterno del dehors (spazio esterno di un pubblico esercizio), quali balaustre, statue, lampioncini, fioriere, ecc.. 

I dehors, inoltre, non devono essere adibiti a funzioni differenti da quanto concesso; stop agli elementi di tipo seriale, quali insegne, ombrelloni, sedie, cartelloni, ecc., con scritte pubblicitarie, forniti a titolo di sponsorizzazione; stop anche ai contenitori dei rifiuti sul suolo pubblico, se non esclusivamente negli orari e nelle modalità indicate dal gestore in funzione della tipologia specifica del rifiuto, collocandoli in prossimità della pubblica via ed in posizione tale da consentirne un agevole caricamento da parte della ditta incaricata (e dovranno essere, dopo lo svuotamento, tempestivamente ritirati).

Il titolare dell’attività deve inoltre garantire costantemente la pulizia e l’integrità dei contenitori – è scritto nell’ordinanza - al fine di evitare eccessivi miasmi e l’insudiciamento del suolo pubblico; operazioni di pulizia dei recipienti che non possono essere eseguite su area pubblica. La pulizia del suolo assegnato deve avvenire inoltre giornalmente, con il ritiro dei rifiuti prodotti dalla propria attività e con il lavaggio da effettuare nelle ore notturne oppure nelle prime ore del mattino in modo da non arrecare fastidio ai passanti.

Previste multe da 25 euro a 500 euro per chi trasgredisce, ferma restando l’applicazione di quanto previsto e disciplinato da Piani e Regolamenti vigenti.

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