Picchia e tenta di violentare la compagna nel pub in Gallura: condannato a quattro anni di carcere
Prima di trascinarla in bagno le avrebbe detto: «Prima ti stupro, poi ti uccido e mi suicido». Il peggio evitato grazie all’intervento di un conoscentePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un uomo di 49 anni è stato condannato dal gup del Tribunale di Tempio, Alessandro Cossu, per una tentata violenza sessuale e maltrattamenti ai danni della compagna. I fatti sono avvenuti per lungo tempo e sino al settembre del 2023 in un centro dell’Alta Gallura. La pena inflitta è quattro anni e due mesi di carcere.
«Guarda che non ho niente da perdere, prima ti violento, poi ti uccido e mi suicido»: queste le frasi rivolte dall’uomo alla sua compagna prima di una brutale aggressione.
Stando alla tesi del pm, se non fosse stato per l’intervento di un conoscente, la donna sarebbe stata violentata. L'episodio più grave è del 19 settembre 2023, quando scattò l’arresto. L’uomo, che si trova ancora in carcere, avrebbe aggredito la compagna in un pub che gestivano insieme e avrebbe tentato di violentarla. Quindi la vittima sarebbe stata picchiata e trascinata in bagno per le gambe. Un vicino di casa intervenne mettendo fine all’aggressione. Il gup ha accolto le richieste del pm e delle legali di parte civile, Angela Corda e Lia Deiana.
L’uomo condannato per le presunte violenze, difeso dall’avvocato Francesco Sasso, ha sempre respinto tutte le accuse della Procura di Tempio.