“Costa Smeralda” affollato per la tappa gallurese del Job Day Sardegna. Migliaia le presenze per questa seconda puntata del tour dedicato all’incontro tra domanda e offerta; all’Aeroporto di Olbia in migliaia tra candidati arrivati a sostenere i colloqui di lavoro in presenza - o a presentare il curriculum - e gli studenti del quinto anno delle superiori degli Istituti del territorio invitati a partecipare a seminari e incontri di formazione professionale. 

«Siamo al Job Day di Olbia, il secondo, l’esempio di quello che diventeranno i nostri centri per l’impiego, incontro tra domanda e offerta, tra disoccupati e aziende, istituzioni e mondo del lavoro, tra giovani e formazione. In Gallura c’è bisogno di lavoro mirato - ha detto l’assessora Ada Lai - che ha anche annunciato che in occasione dell’otto marzo verranno presentate le nuove azioni del governo regionale a sostegno dell’impresa e del lavoro femminile».

La mattina si è aperta con il taglio del nastro, presente il Vicepresidente della Regione, Giuseppe Fasolino. «Il Job Day è un momento importante perché si parla di lavoro – ha sottolineato –. È importante che si sia andati incontro alla gente in sei tappe nei territori, questo dà alle imprese l’opportunità di incontrare più persone, capire cosa possiamo fare per incentivare le assunzioni e dare opportunità a chi cerca lavoro».

Premesse con numeri da record, importanti i risultati attesi. «C’è stata una risposta importante sia dal lato imprese, circa 3380 le vacancy raccolte, e un’ottima  riposta di giovani, meno giovani e disoccupati verso queste che hanno proposto la propria candidatura. Sono circa 2.000 le persone che si sono iscritte, circa 4.500 le candidature – ha precisato  Maika Aversano, direttrice generale di Aspal – numeri che fanno ben sperare e capire quanto sia importante animare il territorio con eventi singoli, capire i settori produttivi trainanti e soprattutto le qualifiche professionali richieste e come si sta modificando il lavoro e quindi anche le competenze che sono necessarie al fabbisogni delle imprese».  

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