Olbia, profanata la chiesa ortodossa legata a Mosca: distrutta un’icona del Cristo
Qualcuno ha forzato la porta d’ingresso ed è entrato nella casa della comunità ortodossa. Trovato un cellulare, forse perso dal responsabilePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Profanata la chiesa di Santa Croce a Olbia, concessa alla comunità ortodossa legata al Patriarcato di Mosca. Nella notte, ignoti hanno forzato la porta d'ingresso del luogo sacro adiacente alla chiesa primaziale di San Paolo Apostolo, distruggendo un’icona con il volto del Signore e danneggiando un grande candelabro posto sull'altare.
A darne notizia, la Diocesi di Tempio Ampurias e a condannare l'atto vandalico il parroco della chiesa di San Paolo, don Gianni Satta, che dice: «Il gesto, evidentemente anticristiano, insieme all'incredulità per la viltà, ha suscitato sentimenti di pietà, di fortezza e di pace del Signore verso ogni uomo che libera l'uomo da ogni pulsione di vendetta e di morte».
Sul luogo, nel centro storico della città, è stato ritrovato un cellulare, consegnato alle forze dell'ordine che stanno conducendo le indagini per risalire all'identità del responsabile.