O viene garantita la sicurezza pubblica (a carico dei commercianti ambulanti) o il mercato di San Pantaleo non si farà. A decretare le sorti del caratteristico mercato nella frazione olbiese che, d'estate, accoglie migliaia di visitatori, una delibera approvata (con i soli voti della maggioranza) nell'ultimo Consiglio comunale. L'atto votato in Aula contiene una nuova planimetria che riorganizza l'area mercatale riducendo gli stalli da ottantadue a cinquantasette, redatta tenendo conto dell'incolumità pubblica.

Stando alla delibera, secondo un sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco e dalla Polizia locale, nell'area mercatale mancherebbero i requisiti di sicurezza per il regolare svolgimento delle attività, dalle vie di fuga agli accessi per eventuali mezzi di soccorso. Incaricato un tecnico esterno, l'amministrazione comunale ha predisposto un piano di sicurezza per 2.500 persone: ogni giovedì, giorno in cui vengono allestiti i banchi, sono previsti tredici operatori agli ingressi, un'ambulanza e cinque soccorritori, per un costo di circa 40mila euro al mese.

Un allestimento che ha fatto insorgere l'opposizione non ritenendolo né applicabile né adeguato a risolvere le eventuali criticità. «I problemi che si presentano durante il mercato non sono legati alla sicurezza ma alla viabilità», ha detto la capogruppo di Olbia Democratica, Ivana Russu, che ha comunicato di aver fatto un accesso agli atti del sopralluogo effettuato nel mercato di San Pantaleo. «Dagli atti, non risulta che i vigili del fuoco abbiano individuato problemi di sicurezza piuttosto, stando ai rilievi, sarebbe stato necessario predisporre un piano di viabilità», ha precisato Russu, aggiungendo che né il piano di sicurezza né la riduzione degli stalli risolvono le problematiche esistenti. Non solo. Secondo la consigliera dem, che ha sollevato la questione dell'addebito del costo per attuarlo, il piano di sicurezza non sarebbe applicabile per l'impossibilità di controllare gli ingressi del mercato, che raggiunge picchi di ottomila visitatori.

Puntuale la risposta del sindaco, Settimo Nizzi: «Il Comune non può accollarsi circa 500mila euro all'anno per sostenere il guadagno dei commercianti ambulanti ma, sorti gravi problemi per l'incolumità, il piano di sicurezza va attuato». Nato spontaneamente dalla creatività di artisti venditori, il mercato di San Pantaleo è stato regolarizzato circa quindici anni fa ma, fin dalla sua nascita, è un'attrazione unica che attira commercianti e curiosi da ogni parte della Penisola.

© Riproduzione riservata