A Olbia il 2 giugno non è mai stato così partecipato.

Oggi, nei pressi della chiesetta campestre di Santa Lucia, si è parlato di lavoro e violenza sulle donne, Costituzione e partigiani.

Il tutto accompagnato da un pranzo all'aria aperta e da tanta musica. La Cgil ha fatto gli onori di casa nel giorno della festa della Repubblica e del settantesimo anniversario del voto alle donne italiane.

Occasione perfetta per riproporre da un lato la mostra fotografica sull'antifascismo in Sardegna, e dall'altro la lotta al femminicidio col flash mob organizzato da Prospettiva donna.

Spicca il banchetto per la raccolta delle firme: dal "no" al referendum costituzionale all'abolizione dell'Italicum, fino alla proposta di legge sul Nuovo statuto dei lavoratori.

"Uno strumento del 1970 che va rivisto alla luce del cambiamento del mondo del lavoro", spiega la segretaria della Cgil Gallura Luisa Di Lorenzo.

"Vorremmo estendere i diritti alle categorie atipiche ma non solo: stiamo raccogliendo le firme per i quesiti referendari contro l'abuso dei voucher ma anche per la reintroduzione della responsabilità solidale in tema di appalti e il reintegro in caso di licenziamento illegittimo per le aziende con meno di cinque dipendenti".
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