I roghi divampati giovedì e ieri nelle campagne di Luras ha ridotto in cenere boschi di sughere, pascolo e vegetazione.

Hanno minacciato case, fienili, animali e soprattutto persone.

Un danno ambientale incalcolabile.

Tantissime le persone che si sono recate nelle vallate di Monte Majore, Lo Sfossato, Vittedda, Sa Murighensa e Sulana per vedere il paesaggio incenerito dalle fiamme.

A Luras, ma anche sui social network, è il momento della rabbia.

Nei commenti l'attenzione è rivolta all'ambiente devastato, alle persone che hanno assistito impotenti alle fiamme che minacciava la propria casa e gli animali, agli anni di lavoro, di sacrifici e di ricordi svaniti in poche ore.

La coppia di persone che non voleva abbandonare la propria casa e si è barricata all'interno e nessuno riusciva a farla uscire; la paura del titolare dell'azienda di allevamento di bovini; la signora in preda al panico che tentava di raggiungere la propria casa per mettere in salvo i cavalli e gli asinelli.

Il grande lavoro svolto dagli uomini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dai volontari, Vigili del fuoco, forze dell'ordine, Protezione civile.

Queste e tante altre situazioni di disperazione sono oggetto di commenti di condanna, nei confronti degli incendiari, dei luresi che hanno assistito agli incendi e ai paesaggi inceneriti nelle campagne del piccolo centro gallurese.
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