Si è conclusa, tra musiche, bicchieri di birra locale e soprattutto fiumi di nebbiolo, la due giorni di "Domos Abbeltas" a Luras.

La manifestazione che mette in vetrina l'enogastronomia, l'artigianato, la cultura e le tradizioni ha, forse, fatto registrare, in questa quarta edizione, meno presenze di visitatori ma, sicuramente, un consistente incremento nella vendita dei piatti e prodotti tipici di Luras.

Nella prima serata di ieri alcune "Domos" hanno dovuto chiudere per aver terminato, prima del previsto, le pietanze tipiche. In alcune "Domos" era stata raddoppiata, rispetto alla precedente edizione, la quantità dei cibi.

Il momento di maggior affollamento si è registrato nel pomeriggio e nella serata di ieri quando le vie del borgo sono state invase dal numeroso pubblico che ha assistito alle varie esibizioni di gruppi etnici e folk.

Immancabili le migliaia di scatti fotografici e selfies con i boes e merdules di Ottana e i Tamburini di Gavoi ma, anche in questa edizione, il soggetto più fotografato è stata la rappresentazione in via Nazionale della "femina agabbadora".
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