La Maddalena, ritrovato il punto esatto del relitto della Nave di Spargi
Ora a disposizione più di un milione di euro per ampliare il museo e realizzare servizi collateraliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mentre l’Amministrazione Comunale di La Maddalena, nei giorni scorsi, “prendeva atto” del progetto definitivo di ampliamento del Museo Navale “Lamboglia” per un importo di 1.340.000 euro, nelle acque dell’isola di Spargi veniva ritrovato il punto esatto nel quale si trova il relitto della nave romana il cui materiale, a suo tempo prelevato, è in buona parte contenuto della stessa struttura museale.
A dare la notizia del ritrovamento è stata la dottoressa Gabriella Gasperetti, responsabile dell’Area Patrimonio Archeologico della Soprintendenza di Sassari e Nuoro, domenica scorsa 13 ottobre, sempre a La Maddalena, nell’ambito dell’Abba Fest, festival di archeologia e fotografia subacquea.
Fu nel 1958 che l’archeologo Nino Lamboglia, con il Centro Sperimentale di Archeologia Sottomarina di Albenga, iniziò le prime indagini su una secca, a Spargi, posta a circa 18 metri di profondità, ritrovando il relitto di una nave, naufragata attorno al 120 a.C., che doveva essere lunga circa 35 metri e larga circa 9.
«Tutti lo stavano cercando – ha affermato l’archeologa subacquea - e finalmente con l’immersione del 12 ottobre siamo riusciti, con la collaborazione dei Diving, a ritrovare il punto preciso».
Le tecniche di rilevazione dell'epoca infatti, in mare, che è grande, non erano ancora molto precise.
Il Museo, dedicato proprio all'archelogo Nino Lamboglia, fu allestito negli anni ’80, con la ricostruzione in scala naturale dello spaccato dello scafo della nave, con un numero considerevole di anfore e con ceppi d'ancora in piombo e altri materiali rinvenuti. Museo comunale che non ha avuto vita facile in questi anni, che hanno registrato, per un motivo o per l’altro, varie chiusure.
Il progetto definitivo approvato su proposta dell’assessora ai Lavori Pubblici, Federica Porcu, prevede, si legge in delibera, «di aumentare gli spazi destinati all’accoglienza dei visitatori con offerta di servizi collaterali tali da consentire un’autonomia economica nella possibile successiva gestione; l’ampliamento consentirà l’articolazione di una diversa distribuzione dello spazio espositivo con l’aumento della superficie espositiva così da favorire, lungo il percorso di visita, approfondimenti sull’ambiente marino, le scienze naturali e l’educazione ambientale; la creazione di servizi collaterali e di accoglienza da offrire ai visitatori quali un bookshop e spazio caffetteria».
La somma necessaria per l’esecuzione dell’intervento, che è «di € 1.270.000,00 trova debita e regolare copertura con imputazione al seguente Capitolo 4759/2024 e per euro 70.000 da fondi di bilancio».