Compie la bella età di 120 anni la più antica, insieme alla Torres, società calcistica sarda. La radice del suo nome, Ilva, è rimasta immutata fin dal lontano 1903 sebbene nel tempo ci siano state alcune estensioni, fino a quella finale attuale: prima in Ilvarsenal, poi in IlvaMarisardegna e più recentemente in Ilvamaddalena, disputante quest’anno il campionato di Serie D.

In effetti la squadra di La Maddalena nasce come società sportiva di ginnastica, fondata da Antonio Cappai, geometra comunale, che ne fu il primo presidente, Pietro Sabattini anch’egli dipendente comunale ed Enrico Balata, insegnante elementare e maestro di ginnastica.

Era una polisportiva nella quale giovanissimi e giovani maddalenini praticavano il podismo, il nuoto, il ciclismo, la ginnastica, la scherma e calcio. Podismo e ciclismo nelle polverose ed impervie strade di Maddalena, ginnastica e scherma in un capannone, il nuoto nel mare di Cala Gavetta e il calcio nella grande piazza, detta della Renella, che per molti anni divise La Maddalena civile da quella militare, poi al campo militare Faravelli e dai primi anni ’30 al Comunale.

E la presenza della Regia Marina prima e della Marina Militare poi ha scritto parte della storia della società isolana (già da prima della Grande Guerra diventata quasi esclusivamente calcistica), sia perché in essa hanno sempre giocato dei giovani militari, particolarmente di leva, anche provenienti dal Continente ed anche militanti, prima del servizio militare, in categorie superiori, sia perché molti calciatori locali o dei paesi vicini hanno lavorato, da civili, presso gli stabilimenti militari isolani, dall’Arsenale alle Scuole Cemm.

Del resto, il nome di Ilvarsenal, che la squadra isolana ha assunto per alcuni decenni, faceva riferimento proprio all’Arsenale militare come quello di IlvaMarisardegna che i biancocelesti assunsero verso la fine degli anni ‘80 (con la promozione in Serie C2), quando l’isola era ancora sede di ammiragliato.

Una militanza quella dell’Ilva che ha visto in questi 120 anni di storia la partecipazione in genere ai campionati regionali, dalla Promozione all’Eccellenza, con puntate in Quarta Serie, in C2 nel 1988 e ora in serie D. Che sia stata e sia la "squadra" di La Maddalena l’ha sempre confermato e conferma il fatto che ne porti i colori, quelli biancocelesti. E per quanto riguarda il campo da gioco dopo i primi anni in cui disputò le partite in Piazza Comando, per circa 90 anni ha giocato al comunale, la “fossa dei leoni”, da qualche decennio ribattezzato Pietro Secci, il mitico presidente di un periodo d’oro della squadra.

Negli ultimi anni l’Ilvamaddalena (nome assunto dalla fusione tra l’Ilva e il Maddalena) gioca nel nuovo stadio Salvatore Zichina (grande sportivo e allenatore) dove ha ottenuto la promozione in serie D.

Nel frattempo stanno per essere ultimati importanti lavori di rifacimento al Pietro Secci e non è detto che il vecchio e glorioso “piede biancoceleste” non torni a calpestarlo, magari già da quest’anno, quantomeno per festeggiare quest’importante compleanno.

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