Nella lettera di convocazione del Consiglio direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena di sabato scorso, il presidente Fabrizio Fonnesu aveva informato essere «in corso tavoli di concertazione con gli operatori economici al fine di addivenire alla predisposizione e approvazione di due disciplinari condivisi che consentirebbero agli operatori ricorrenti di ritirare il Ricorso». Trattasi del ricorso al Tar Sardegna contro il Disciplinare approvato nel 2022 dal Parco e dal Ministero dell’Ambiente e tuttora in vigore. Fermo restando quanto disposto dal DPR 17 maggio 1996, e «fermo restando il numero complessivo di accessi giornalieri previsti in 2500», è scritto nel primo dei due nuovi Disciplinati approvati ieri (6 voti favorevoli ed 1 contrario), «si stabilisce che saranno messi a disposizione n. 500 permessi per le unità da diporto da adibire ad attività di noleggio nelle zone Mb dell’area marina del Parco, rilasciabili tramite bando pubblico a graduatoria di merito». Tali permessi saranno così ripartiti: «n. 200 autorizzazioni per natanti da diporto; n. 300 autorizzazioni per imbarcazioni da diporto».

Il DPR del 1996, con cui veniva istituito il Parco di La Maddalena - spiega Gianluca Mureddu, del Consiglio direttivo del Parco, «disciplina il traffico e il noleggio, prevedendo la suddivisione tra residenti e non residenti con le percentuali del 75% e 25%, ma non menziona la locazione che, invece, è stata erroneamente inserita nel vecchio Disciplinare. E questo è proprio il punto di partenza; un principio che il Parco ha applicato in passato e continuerà ad applicare con convinzione».  Per quel che concerne l’altro Disciplinare approvato (6 voti favorevoli ed 1 contrario), non soggetto al DPR 17 maggio 1996, fermo restando il numero di 2500 unità giornaliere, viene stabilito «che saranno messi a disposizione n. 700 permessi per le unità da diporto adibite ad attività di locazione nelle zone Mb dell’area marina del Parco», rilasciabili tramite bando pubblico a graduatoria di merito, così ripartiti: «n.300 autorizzazioni per natanti da diporto; n. 400 autorizzazioni per imbarcazioni da diporto».

Dei due nuovi Disciplinari approvati dunque, prosegue Gianluca Mureddu, «uno (quello per il noleggio) continua a mantenere le percentuali del 75% e 25% come prevede la norma, l’altro (quello per la locazione) prevede un numero massimo di licenze che consente di tutelare l’ambiente e contestualmente di salvaguardare le economie locali». Sostiene sempre Mureddu che «è proprio questa la ragione da cui nascono i provvedimenti di cui si discute, proteggere quei settori che beneficiano dei flussi turistici provenienti dalle realtà frontaliere. Non concorrono anche questi in maniera concreta a sostenere il comparto economico a terra?», si domanda. «Non sono forse famiglie e lavoratori anche quelli impiegati in attività che non lavorano a mare, ma che dal mare ricevono sostentamento?». Domani lunedì il direttore del Parco, Giulio Plastina, invierà, lo ha affermato al termine della riunione del Direttivo di sabato «comunicazione formale all’Avvocatura di Stato, in modo tale che questa prende atto e comunichi all’avvocato dei ricorrenti al Tar che il Disciplinare del 2022, è stato superato da due Disciplinari, che potranno essere approvati dal Ministero dell’Ambiente solo ed esclusivamente al ritiro avvenuto dei ricorsi stessi». La sentenza del Tar è attesa tuttavia proprio per domani, lunedì 13 marzo.

© Riproduzione riservata