Il caso Alan Kurdi in Tribunale, Zoffili contro un avvocato di Bono per diffamazione
Il gip di Sassari deciderà se archiviare l’inchiesta su un post che accosterebbe il parlamentare leghista ai nazistiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sarà il gip del Tribunale di Sassari, Gian Paolo Piana, a decidere se il parlamentare leghista Eugenio Zoffili, a lungo plenipotenziario di Matteo Salvini in Sardegna, ha ragione a considerarsi vittima di diffamazione per il caso Alan Kurdi. Oggi il giudice ha ascoltato le argomentazioni delle parti nel procedimento aperto a carico dell’avvocato di Bono, Vittorio Delogu. Il legale, assistito dai colleghi Pierandrea Setzu e Michele Galia, è indagato per un post pubblicato nel settembre del 2020, con il quale contestava e criticava Zoffili per un blitz del parlamentare leghista in una banchina del porto industriale di Olbia. Zoffili si presentò, con altri leghisti, nel molo e protestò vivacemente contro lo sbarco, dalla nave Alan Kurdi, di donne e bambini stremati, rimasti a lungo in mare.
Zoffili ritiene di essere stato diffamato da un post che lo ha accostato ai nazisti. La Procura della Repubblica di Sassari ha chiesto l’archiviazione del procedimento, secondo il pm, Delogu «non ha superato i limiti della continenza», esercitando il diritto di critica. Zoffili si oppone alla richiesta di archiviazione. Per le difese non è stato mai accertato se effettivamente il post sia della persona indagata.
L’avvocato di Delogu, Pierandrea Setzu, ha inoltre spiegato che non c’è alcuna diffamazione perché i termini usati «possiedono anche significati di mero giudizio critico negativo, di cui deve tenersi conto alla luce del complessivo contesto in cui vengono utilizzati». Ora la parola passa al gip per la decisione sulla archiviazione.