Dopo il rimpasto di Giunta avvenuto due mesi fa e l'esclusione dalla stessa dei due (ex) assessori dissenzienti, Luigi Romano e Giuseppe Langella, insieme alla consigliera Alessandra Feola, prendono le distanze dall'ultima decisione del sindaco, Mario Mulas, di aumentare del 30 per cento la tassa sui rifiuti e colgono l'occasione per fare chiarezza sulla loro posizione all'interno della coalizione governativa.

«Chiediamo al sindaco di non aumentare la Tari,  incremento che, se confermato nel prossimo Consiglio comunale, provocherà un grave danno economico a tutte le imprese e famiglie che sono già alle prese con l'inflazione oltre a portare un grave danno di immagine al paese in quanto Golfo Aranci si posizionerà tra le mete con la più alta pressione fiscale, comportando un deprezzamento del valore immobiliare e dell'appeal nei confronti degli investitori», scrivono, in una nota, i tre consiglieri di maggioranza.

E continuano: «L'aumento della Tari che oggi si propone, così come l'annullamento di alcuni importanti eventi sportivi e culturali disposto a seguito del rimpasto di Giunta, sono l'esatto contrario del nostro progetto politico, che ci ha eletto con oltre la metà delle preferenze che hanno consentito l'elezione a sindaco di Mario Mulas, e al quale la nostra posizione rimane aderente».

Non prendono le distanze dal resto della maggioranza, ma «prendono atto che la proposta dell'aumento delle tasse non rispecchia né il programma elettorale né i principi democratici alla base di ogni coalizione politica che devono vedere al centro di ogni scelta la più ampia condivisione», dicono i tre consiglieri, lamentando di essere venuti a conoscenza delle intenzioni del sindaco solo con la consultazione dei documenti allegati alla convocazione del prossimo Consiglio comunale, il 31 maggio, e di non essere stati coinvolti nella determinazione di tale scelta. Non solo, concludono: «Negli ultimi due mesi non siamo stati messi in condizione di contribuire attivamente alle decisioni e nonostante ciò abbiamo sempre votato le proposte arrivate in Consiglio comunale: temiamo che il nostro sostegno al sindaco venga interpretato come la disponibilità a ratificare ogni tipo di proposta».

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