Una marea fucsia per dire basta alla cultura dello stupro, alla violenza di genere, all’abilismo, al razzismo e al capitalismo, per rifiutare la militarizzazione della Sardegna, per abbattere frontiere, per riprendersi gli spazi e per costruire un futuro inclusivo.

Ha sfilato per le vie del centro storico, oggi, un corteo transfemminista, affollato di giovani, al grido di Lotto Boicotto Sciopero, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne.

Otto movimenti, senza simboli di partito, hanno manifestato a Olbia «venduta al turismo, dove trovare casa è impossibile, gli spazi sociali scompaiono e curarsi è un lusso».

E nel percorso, interrotto da azioni rappresentative e interventi (sempre tradotti da un’interprete Lis), hanno reclamato il diritto alla casa, alla salute, all'istruzione, a città vivibili «per chi le abita e non per chi le sfrutta».

La manifestazione è stata organizzata da Non una di meno Nord Sardegna, Belle di faccia, Collettivo Strasura, Onda Rosa, Clip Informale, Movimento omosessuale sardo, Malarittas, Istravanadas.

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