Crisi al Parco Nazionale di La Maddalena: il direttore minaccia le dimissioni, i dipendenti lo sciopero
Ente senza presidente e direttivo da un anno, ancora niente nomina da parte del ministero dell’AmbienteIl direttore Giulio Plastina
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«Sono pronto a farmi da parte e a rassegnare le mie dimissioni. Non intendo essere io a certificare la morte dell’ente». Parole di pietra, quelle di Giulio Plastina, direttore del Parco Nazionale di La Maddalena che s’aggiungono alla presa di posizione dei dipendenti dell’ente di via Giulio Cesare che, attraverso i sindacati, stanno per proclamare lo stato di agitazione senza escludere la possibilità di uno sciopero; che in piena stagione turistica sarebbe disastroso. Motivo delle minacciate dimissioni e della protesta dei dipendenti è la mancata nomina, da parte del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del presidente e del direttivo dell’ente.
È infatti trascorso un anno da quando il presidente Fabrizio Fonnesu ed il direttivo hanno concluso il loro mandato, e in questo lungo periodo di tempo l’ente è rimasto ed è senza guida politica. Cosa che ha comportato, innanzitutto, la mancata approvazione del bilancio di previsione 2024 (che “ingessa” l’ente per le spese e le attività); e poi quella del Piano Integrato di Attività e Organizzazione, all’interno del quale sono contenuti tra gli altri il Piano del fabbisogno di personale, della Performance e per il lavoro agile; ed ancora la mancata approvazione della relazione sulla Performance 2022 e 2023, con conseguente sospensione del salario accessorio. Una serie di difficoltà e, pare, di veti incrociati, non hanno consentito fino ad ora, da parte del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, non solo la nomina del presidente e del direttivo ma nemmeno quella di un commissario.