Olbia è la prima città in Italia ad aver adottato, dall'1 giugno del 2021, il provvedimento del limite dei 30 Km/h in tutto il centro urbano, comprese le sue frazioni, diventa sempre più un modello positivo da replicare e copiare.

Il suo sindaco, Settimo Nizzi, uomo del centrodestra vicino a Forza Italia che nella sua carriera politica è stato anche deputato Pdl, non perde occasione per rivendicare la misura da lui fortemente voluta ed adottata nonostante le critiche e la diffidenza iniziale di una parte dei suoi concittadini.

Il limite viene anche segnalato in maniera evidente dalla segnaletica orizzontale, oltre a quella verticale, «un metodo che si sta rivelando molto efficace», dice il sindaco.

I NUMERI – E i dati delle contravvenzioni gli danno ragione: nel 2022 sono state emesse 39 sanzioni con 9 patenti sospese, mentre nel 2023 sono stati emessi 47 verbali di utenti che hanno superato da 10 a 40 Km/h il limite dei 30 per un totale delle sanzioni di 1.500 euro. Tre sono stati i verbali di utenti che hanno superato da 40 a 60 Km/h; ogni sanzione ammonta a 543 euro e la sospensione patente da 1 a 3 mesi.

Il primo cittadino è anche stato invitato lo scorso anno a portare il suo modello di città nei più importanti convegni dedicati alla mobilità sostenibile, per mostrare a tutta Italia che si può fare, e in tre diverse occasioni ha presentato "Olbia città 30 km/h. Una grande visione". Il 6 maggio 2023 l'esperienza olbiese è approdata al "MobilitARS" di Bologna, con una sezione dedicata alla presentazione della proposta di legge nazionale per istituire le città 30 Km/h in tutta Italia. E prima ancora, il 14 aprile, Nizzi aveva portato la sua testimonianza all'Urban Mobility Conference di Bergamo, Capitale della Cultura 2023 insieme a Brescia, e poi a Parma nel "#LOVE30, diamo spazio alle persone", convegno tenutosi il 13 maggio nella città che da poco aveva esteso le sue Zone 30.

«Siamo molto orgogliosi che Olbia sia un esempio a livello nazionale e speriamo che la nostra esperienza possa aiutare a portare avanti l'iniziativa in altri Comuni o, meglio ancora, la legge nazionale. - commenta il sindaco - Noi siamo convinti che questa sia la direzione giusta perché sono i nostri concittadini che riconoscono e apprezzano la qualità della vita che continua a migliorare, non solo per le infrastrutture, ma anche proprio grazie ai provvedimenti che mettono le persone al centro, rendendo fruibili spazi prima dedicati alle automobili».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata