Via nell’aula del Tribunale di Tempio Pausania al processo contro Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, i quattro amici oggi 22enni accusati di violenza sessuale di gruppo su due ragazze, episodio che sarebbe avvenuto nel luglio 2019 nella villa in Costa Smeralda del comico genovese, padre di Ciro, e fondatore del Movimento 5 stelle.

Sono oltre 70 i testimoni citati dal procuratore Gregorio Capasso, dal collegio difensivo e dalle parti civili, in un dibattimento con rito ordinario.

"La cronaca avrà ampio spazio ma dobbiamo evitare la spettacolarizzazione. Mi preoccupano più i tempi processuali perché siamo nel 2022 e si tratta di fatti del 2019: il rischio è che si dilati la sofferenza della mia assistita" ha detto, prima dell'udienza, Giulia Bongiorno, legale di una delle ragazze vittime del presunto stupro. "La psicologa mi ha detto che devo cercare di chiamarla una sola volta per tutti gli argomenti perché ogni volta è un nuovo trauma, quindi per chi vive come vittime questo processo, la situazione è pesante".

"Ci sono state delle dichiarazioni rese nelle indagini preliminari e nei verbali che non coincidono con quanto dichiarato in tv e nei giornali", ha poi precisato Giulia Bongiorno rispondendo a una domanda dei cronisti sulla lista dei testimoni che comprende anche alcuni giornalisti. “Laddove ho le registrazioni porto le registrazioni, non so se sarò in grado di averle tutte e quindi cautelativamente ho indicato due giornalisti. Se avrò le registrazioni rinuncerò ai giornalisti, tutto qui".

"C'è un dibattimento e quindi prima o dopo gli imputati verranno, ma non oggi perché si tratta di un'udienza tecnica. Un'udienza filtro nella quale parleremo delle cose che sono normali in questa fase poi vediamo nel prosieguo cosa accadrà" le parole di Alessandro Vaccaro, uno dei legali della difesa. Sulla lista testi, l'avvocato ha spiegato che "tutti abbiamo citato tutti perché è giusto che questo processo si faccia in dibattimento: se confrontate le liste, a parte cose specifiche, sono abbastanza sovrapponibili". 

" un processo delicatissimo per il tema che propone e per la giovane età delle persone coinvolte. Un tema delicato che richiede strumenti precisi, l'augurio è che tutto rimanga all'interno del processo" ha poi precisato l’avvocato della difesa Antonella Cuccureddu. Secondo quanto si apprende, Romano e Barbara Raimondo non fanno più parte della difesa, mentre è presente in aula come parte civile l'avvocato Fiammetta Di Stefano, in sostituzione del collega Vinicio Nardo. 

(Unioneonline/v.l.)

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