Non va avanti l’idea di sterilizzare i cinghiali di Spargi; senza il bilancio approvato (impossibile senza presidente del Parco Nazionale di La Maddalena o di un commissario).

“Nel bilancio 2025 era previsto, per Spargi – afferma il direttore Giulio Plastina - lo stanziamento di una risorsa in quanto volevamo presentare un progetto che fosse approvato da Ispra per mettere in campo su quell’isola delle nuove metodologie”.

Come si ricorderà aveva iniziato a parlarne, a fine anno, l’allora commissaria, Rosanna Giudice, e sull’argomento era poi tornato più volte il direttore, Giulio Plastina. Ma al momento ogni passo in avanti è precluso, fino a quando il Ministero dell’Ambiente non nominerà il direttore (assente da un paio d’anni e il consiglio direttivo pure) o anche un commissario (la Giudice ha terminato il mandato qualche mese fa).

Ad ogni modo nell'isola di Spargi, dove la scorsa estate s’era verificato il ferimento di un bambino, da parte di un cinghiale (oltre ad episodi di incontri molto ravvicinati con i bagnanti, di cibo loro somministrato e di "furto" da parte dei cinghiali, in cerca di cibo, di borse e contenitori), informa il direttore Plastina, “abbiamo effettuato ad aprile, prima di Pasqua, degli interventi di contenimento e di abbattimento; abbiamo acquistato due nuove gabbie, con tecnologia nuova a basso impatto ambientale, che andremo a sistemare e mettere in funzione nelle prossime settimane". 

Senza bilancio approvato sono molti i progetti e le attività bloccate; e questo mentre è più che mai imminente la stagione turistico-balenare, che porterà nelle isole e nelle acque del Parco Nazionale, migliaia di persone e di imbarcazioni.

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