Sarà il parroco, don Andrea Domanski, a benedire i pellegrini che, a notte fonda (0:30) di lunedì 2 giugno, partiranno, a piedi, da Calangianus; e sarà il parroco di Luogosanto, don Roberto Aversano, a riceverli e benedirli, dopo 36 chilometri di marcia, tra preghiere, canti e silenzi meditativi. Si tratta del 41° Pellegrinaggio a piedi e in notturna, ideato da Comunione e Liberazione, presente a Calangianus fin dai tempi in cui iniziava ad essere conosciuto e a diffondersi il carisma del fondatore di questo movimento, don Luigi Giussani. Un gruppo, allora, di giovani, che pensarono bene di vivere insieme un profondo momento di fede e preghiera  camminando, in processione, lungo la strada che collega i due piccoli centri galluresi, tra campagne, rocce granitiche, lecci, sugherete e lentischi.

Quest’anno il Pellegrinaggio Calangianus-Luogosanto, sarà anche Giubilare, svolgendosi nell’Anno Santo 2025, e sarà aperto da una Croce, realizzata da alcuni detenuti del Carcere di Nuchis, con la processione che sosterà davanti ad altre 3 croci, presenti lungo il percorso: all’uscita di Calangianus, in territorio di Luras e nelle campagne di Luogosanto.

Giunti nella “Città Mariana della Gallura”, i pellegrini saranno rifocillati, per partecipare poi in basilica, alla Messa solenne. Un pellegrinaggio parallelo sarà fatto anche in auto, partendo Calangianus molto più tardi. Ma a Luogosanto non sono attesi soltanto i pellegrini provenienti da Calangianus ma anche altri da altri paesi che convergeranno al mattino del 2 giugno in basilica per partecipare alla solenne funzione.

© Riproduzione riservata