Calcio e solidarietà: Olbia Calcio in campo per la Pediatria della Asl Gallura e per la ricerca
E il presidente Alessandro Marino e il capitano Emerson hanno consegnato 10 smart tv per l’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale Giovanni Paolo IIL'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia (Archivio)
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La solidarietà, per chiudere in bellezza. Terminato il campionato di Serie C, l’Olbia Calcio torna in campo per la Pediatria della Asl Gallura e la ricerca.
Ieri il presidente Alessandro Marino, il capitano Emerson e Cesare Mercandino, direttore commerciale di Fluorsid, partner nell’iniziativa, hanno consegnato 10 smart tv per l’Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia e per i servizi pediatrici di Tempio Pausania e La Maddalena, acquistate con la vendita delle maglie da gioco a edizione limitata. «Questo progetto è un po’ un simbolo del nuovo rapporto che si vuole creare tra la Asl e i cittadini, con lo scopo di lavorare insieme per rispondere ai bisogni delle persone», ha detto il direttore generale della Asl Gallura Marcello Acciaro. Soddisfatto anche Marino, che ha spiegato: «Un club professionistico deve essere un punto di riferimento per il territorio che ci affianca e supporta nella quotidianità».
L’Olbia sarà protagonista di una gara di solidarietà anche il primo maggio. Per festeggiare i 10 anni della manifestazione 1° Maggio Olbia, l’associazione Eventi frizzanti promuove una raccolta fondi per la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, alla quale il club gallurese aderisce mettendo a disposizione la maglia autografata di Daniele Ragatzu. All’iniziativa partecipa anche il Cagliari Calcio con la maglia di Giorgio Altare, all’Olbia fino a due stagioni fa.