Il Comune di Calangianus ha ordinato la demolizione di una villa di circa 800 metri quadri, con il provvedimento pubblicato venerdì nell’albo pretorio che indica un termine di tre mesi per la sua esecuzione. Se l’edificio, un immobile di pregio, non dovesse essere demolito, «decorso infruttuosamente il termine suindicato, il bene e l’area di sedime verranno acquisite di diritto al patrimonio del Comune».

Per i proprietari della villa, nella periferia di Calangianus, è un problema, ma anche per l’amministrazione comunale che si prepara a uno scontro sul piano legale. La villa, di un impresario del paese (che in questa fase non risulta indagato per le presunte violazioni urbanistiche), è stata costruita sulla base di una concessione del 2015. Secondo i consulenti del Comune, però, si trova in un sito diverso da quello indicato nel progetto, si parla di una traslazione di diverse decine di metri. Inoltre, sempre secondo il Comune di Calangianus, «il fabbricato in oggetto si sovrappone su una strada di previsione del Piano Urbanistico Comunale, tra le Zone E e C».

Insomma, la villa è stata costruita in un’area diversa da quella indicata nelle autorizzazioni e una consistente porzione si trova su una via pubblica. L’avvocato Alberto Piccinnu assiste i destinatari dell’ordine demolizione, contattato non ha rilasciato dichiarazioni. Il legale ha presentato un ricorso urgente al Tar chiedendo la sospensiva dell’ordine di demolizione e i giudici si occuperanno del caso nei prossimi giorni. 

© Riproduzione riservata