Luglio “caldo” per l’aeroporto Costa Smeralda, come aveva annunciato la UilTucs sarda ha proclamato lo sciopero e lo stato di agitazione del personale della vigilanza dello scalo olbiese. I problemi potrebbero presentarsi già a partire dal quattro luglio prossimo.  

La sigla sindacale, guidata dal segretario regionale Andrea Lai, rappresenta oltre il 50 per cento dei lavoratori dell’azienda Coopservice che ha in carico controllo passeggeri in partenza e tutta la vigilanza. Da mesi la UilTucs chiede il riconoscimento delle qualifiche degli operatori specializzati e ha aperto una vertenza che ha portato il caso davanti al prefetto di Sassari, Grazia La Fauci. 

Il sindacato ha comunicato alla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali il pacchetto di astensioni: «Dal 5 a tutto il 26 luglio, astensione dallo straordinario di tutto il personale impiegato presso l’aeroporto Olbia Costa Smeralda; all’interno dello stesso periodo di astensione, proclamiamo quattro ore di sciopero nelle prime quattro ore di servizio di ogni turnazione per la giornata lavorativa del 21 luglio».

Lo sciopero e l’astensione dagli straordinari avranno pesanti ricadute, la Uil come prevede la legge garantirà «il servizio di controllo varchi accesso, nella misura del 50 per cento di quella normalmente assicurata». L’ istituto di vigilanza, uno dei più importanti a livello nazionale, aveva fatto una controproposta per il riconoscimento delle qualifiche e una integrazione salariale, ma la UilTucs ha ritenuto l’offerta della Coopservice del tutto insufficiente. ll caso è stato segnalato all’assessore regionale ai Trasporti. 

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