Un'invasione gioiosa di magliette e cappellini blu: il porticciolo di Porto Rotondo a Olbia è un brulicare di piccoli aspiranti velisti, arrivati direttamente dalla Lombardia con al seguito i loro accompagnatori.

Sono centoquaranta ragazzi diversamente abili, appartenenti a varie associazioni di volontariato e per tutto il fine settimana saranno loro i protagonisti di "Vita Da aMare", la manifestazione di "teamworking" rivolta a persone con disabilità che quest'anno, per la prima volta, si svolge proprio in Sardegna, dopo il successo delle ultime tappe in Liguria.

"Vita Da aMare è partita otto anni fa grazie a un gruppo di amici che ha voluto condividere la passione per la barca a vela con persone con disabilità", spiega uno degli organizzatori, Claudio Pedrazzini, presidente di Forza Italia nel Consiglio regionale della Lombardia, appena arrivato a Porto Rotondo insieme ai ragazzi e ai tanti accompagnatori e volontari. "Trascorrere giornate intere gomito a gomito, condividere le fatiche dalla navigazione in mare aperto, preparare i pasti e poi fare ritorno in porto: sono queste le attività che stimolano le capacità di aggregazione e di fare squadra".

L'ESPERIENZA - Grazie al supporto di Angelo Usai della società di charter Boomerang, che insieme ad altri privati ha messo a disposizione un totale di diciotto imbarcazioni dai 14 ai 18 metri, i ragazzi possono vivere appieno il mare.

La manifestazione, patrocinata dal Consiglio di Regione Lombardia, quest'anno è sostenuta dal Comune di Olbia grazie all'impegno del sindaco Settimo Nizzi e all'assessore al Turismo Marco Balata, e gode del patrocinio della Regione sarda.

Si supereranno limiti: quelli legati al fisico e alla disabilità, ma anche quelli legati ai preconcetti.

Salire in barca, capire l'organizzazione e la disciplina che regola la vita in mare e adattarsi alle difficoltà che si incontreranno.

Saranno solo alcuni degli aspetti essenziali di questa tre giorni che proprio oggi entra il vivo con la partecipazione degli equipaggi alla Regata Lunga Bolina organizzata dallo Yachting Club Porto Rotondo.

I professionisti affiancati agli aspiranti marinai: partiranno insieme stamane e circumnavigheranno le isole di Mortorio e Sofi, e mentre i professionisti si sfideranno a colpi di bolinate, per i giovani di Vita da aMare la sfida sarà proprio quella di superare i limiti.

"Prendono parte all'iniziativa anche i nostri ragazzi: è un momento di grande crescita. Per i giovani, certo, ma anche per le istituzioni: si potrà riflettere sul concetto di turismo accessibile e di mobilità sostenibile", evidenzia Veronica Asara, presidente dell'associazione SensibilMente Onlus di Olbia.

IL COMUNE - "L'amministrazione comunale non poteva che accogliere con gioia e sostenere fortemente questa iniziativa", dice l'assessore al Turismo, Marco Balata.

"Un'occasione unica per sensibilizzare i cittadini sul tema dell'inclusione sociale e per incentivare il turismo accessibile".

In programma non solo l'attività in mare, ma anche momenti di informazione sulle attività della Guardia costiera ma anche degli amici a quattro zampe della Sics, la Scuola italiana cani da salvataggio di Cagliari.

I ragazzi e gli accompagnatori pernotteranno all'interno delle tende messe a disposizione della Croce Rossa italiana. Quartier generale la darsena di Porto Rotondo.

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