Sono circa 2mila i passeggeri che questa mattina sono arrivati a Olbia a bordo nella Aidablu, la nave del gruppo Costa Crociere che ha inaugurato così la stagione crocieristica 2023 nel porto della città. Proveniente da Napoli, ha ormeggiato a Olbia intorno alle 9.30. In calendario per i turisti, prevalentemente di nazionalità tedesca, ci sono escursioni a La Maddalena, Tempio, in Costa Smeralda, tour enogastronomici nei vigneti della Gallura, una visita in città e shopping. Lo scalo di stamattina è solo il primo dei 12 programmati dalla compagnia per il 2023, quattro dei quali previsti ogni sabato di marzo.

Per Olbia quella appena iniziata si preannuncia una stagione di ripresa, anche se il calendario annuale degli arrivi è in fase di definizione per via della riprogrammazione degli itinerari, degli accordi con le locali agenzie marittime di riferimento e per la crisi del Covid che ha lasciato profonde ferite a un mercato ancora in fase di risveglio. Ad ora, in totale, gli scali programmati sono 50 e il numero dei passeggeri stimati si aggira intorno alle 80mila unità, circa 20mila in più dello scorso anno.

Nella programmazione 2023 trovano conferma la MSC, che ritorna ad Olbia con la Orchestra, la Sinfonia e la possibilità di imbarco per un tour nel Mediterraneo; le inglesi Marella Cruises, con la Voyager, e Saga Shipping, con la Spirit of Adventure; le lussuose Silver Sea e Oceania e, new entry, la crociera esclusiva Evrima della flotta Ritz-Carlton Collection, la nave da 290 milioni di euro che ripropone in navigazione il lusso dell’omonima catena alberghiera.

«Procediamo con il graduale risveglio del mercato nei nostri porti di sistema – spiega Massimo Deiana, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna – Dopo Cagliari, anche Olbia, seppur con continui aggiornamenti in calendario e, comunque, con un trend che si annuncia in crescita rispetto allo scorso anno, riparte a pieno regime per accogliere sempre più navi da crociera. Sono diversi i gruppi armatoriali che toccheranno lo scalo dell’Isola Bianca nei prossimi mesi, così come la tipologia di navi e la nazionalità della clientela. Indicatori, questi, di una ripresa a pieni ritmi del settore a livello internazionale e di nuove sfide per i nostri porti e per i territori di riferimento».

(Unioneonline/v.f.)

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