Il Parco Nazionale di La Maddalena e in particolare l'isola di Caprera sono da tempo oggetto, da parte dell’Università di Cagliari, di studi ed interventi nell’ambito del progetto “Life Seedforce”, condotti dall’équipe guidata dal prof. Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica, direttore CCB, BG-SAR e DiSVA. 

Tempo sono stati raccolti i semi del “Limonium strictissimum”, un endemismo che in Sardegna si trova unicamente nell’isola di Caprera, nella zona di Punta Rossa, internamente ed esternamente all’ex fortezza della Regia Marina. Questi semi sono stati “processati” a Cagliari, presso la Banca del Germoplasma della Sardegna. Ne sono cresciute circa 150 piantine che nei giorni scorsi la medesima équipe ha provveduto a mettere a dimora, sempre a Caprera, nella zona di Punta Rossa.

La particolarità ulteriore dell’operazione è consistita nel fatto di una preventiva e contemporanea estirpazione del “Carpobrotus” o Fico degli Ottentotti, una pianta d’origine sudafricana che oltre un secolo fa venne piantata lì e presso altre fortificazioni militari, per fini mimetizzanti delle stesse e per la caratteristica di crescere e svilupparsi rapidamente in zone particolarmente impervie. Una specie tuttavia ormai da tempo ritenuta invasiva, tanto che, sulla base degli studi effettuati, andava a soffocare gli endemismi, come quello, appunto, del “Limonium strictissimum”. Le operazioni portate avanti dall’équipe cagliaritana sono state coadiuvate da personale del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, dai Carabinieri Forestali, che a Caprera hanno un loro posto fisso, e dal Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale. L’attività proseguirà con successivi monitoraggi per verificare se le piantine abbiano attecchito e si stiano sviluppando.

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