«Fine vita, la Sardegna sarà apripista»: ma la legge resta incagliata in Consiglio regionale
La Toscana ha dato il via libera, l’Isola resta indietro nonostante gli annunciPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Toscana è diventata la prima regione ad approvare la proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita, supportata da 10.000 firme. La decisione di lunedì ha portato a definire la regolamentazione per la procedura da seguire per chi vuole accedere al suicidio assistito. La Sardegna, che aveva già presentato una proposta nel 2023, aveva preso un impegno: «Farà da apripista in Italia sulla legge per il fine vita, ai primi del 2025 sarà approvata», era stato detto lo scorso novembre in una conferenza stampa.
Nell’occasione era presente Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, che promuove il testo 'Liberi subito' sul fine vita e il suicidio assistito. Con lui il presidente del Consiglio regionale e ancora segretario del Pd, Piero Comandini, e di tutti i capigruppo del campo largo, con le due presidenti, entrambe Pd, due commissioni competenti (Sanità e Lavoro), Carla Fundoni e Camilla Soru.
Dopo l’insediamento della Giunta Todde, le dichiarazioni di novembre sembravano dare il via libera al percorso sul fine vita per la Sardegna. Ma, il Consiglio tra questione aree idonee per le rinnovabili, caso decadenza della presidente Todde e ora sanità e finanziaria, non ha ancora nemmeno cominciato l'iter in commissione Sanità cui è stata assegnata il 15 novembre scorso. E adesso è la Toscana a essere diventata l’apripista.
(Unioneonline)