Festa del papà. «O del babbo, come ho sempre chiamato il mio». La presidente della Regione in attesa di proclamazione ufficiale, Alessandra Todde, partecipa con un post alla giornata, condividendo un ricordo di Giovanni Todde, suo padre. 

«Insegnava matematica e fisica, era innamorato dei numeri e da lui ho imparato moltissimo. Mi ha regalato il mio primo computer, un Commodore Vic 20, quando ero piccolissima. Avrebbe desiderato terminare gli studi da ingegnere, ma poi la vita lo ha portato a scegliere la matematica e l’insegnamento, che ha tanto amato», racconta Todde. 

Per poi proseguire: «Ho conseguito il titolo di ingegnere per lui. Voleva che diventassi ingegnere perché sperava di chiudere il cerchio, di trasmettere quella passione anche a me. E ci è riuscito».

Ma poi è arrivata la malattia «nel 2000.  Sclerosi laterale amiotrofica. Non lascia scampo: mantiene inalterata la lucidità mentale, ma piano piano uccide i muscoli. Chi si ammala fa fatica a reagire, interagisce solo con gli occhi. Nel febbraio del 2005», dice con orgoglio la presidente M5s, «ho passato l’esame di Stato e l’ho reso felice. Mio babbo è morto poco dopo, in aprile. Un pensiero a tutti i papà, anche a quelli che non ci sono più, per non dimenticare mai l’amore totalizzante e i loro insegnamenti». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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