Udienza in Corte costituzionale sulla moratoria per eolico e fotovoltaico. Una seduta – quella di oggi, martedì 14 gennaio – dove i giudici hanno deciso di non ammettere i privati.

Il braccio di ferro riguarda il ricorso proposto dal Governo contro la legge regionale n. 5 del 2024 sul blocco degli impianti di energia rinnovabile per 18 mesi.

Alla Consulta lo Stato ha ribadito la richiesta di “bocciare” la legge della Regione, sostenendo che non si tratti di norme fondate sullo statuto, bensì di competenza statale.

Dal canto proprio, la giunta Todde afferma che il provvedimento è da ritenere valido perché in linea con le regole statutarie. 

Si attende dunque il giudizio di legittimità della Corte costizionale, con il verdetto che dovrebbe arrivare entro 30 giorni.

In serata il commento della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde: «A tutti quelli che pensavano che la Giunta e il Consiglio regionale fossero commissariati, oggi ha risposto la Corte Costituzionale che si è riunita per discutere la legittimità della disciplina transitoria sulle energie rinnovabili, introdotta con la legge regionale 5 del luglio 2024», ha dichiarato.

«È un nostro diritto legiferare in materia urbanistica: lo certifica il nostro Statuto e abbiamo difeso con forza questa nostra posizione, così come il nostro impegno verso la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Avevamo garantito che avremmo approvato tutto nei tempi previsti. Abbiamo fatto di meglio anticipando di tre mesi la scadenza prevista dal governo». Todde conclude: «Nel Governo evidentemente non ci sono le idee chiare. Noi invece le abbiamo: perseguiamo il solo interesse pubblico e fino a quando saremo al governo della Sardegna non permetteremo a nessuno di minacciare, mettere veti o porre condizioni sulla pelle dei sardi».

© Riproduzione riservata