Eolico, il comitato Su Entu Nostu contro il sottosegretario Barbaro: «Una devastazione dei nostri territori»
Il gruppo replica duramente all’esponente del Governo: «Mente sapendo di mentire»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il sottosegretario all’ambiente Claudio Barbaro aveva avvisato, «se vogliamo produrre energie rinnovabili, dobbiamo andare verso il sole, verso il mare e verso il vento». In meno parole, verso la Sardegna. Una direzione decisa, che ha trovato l’immediata contestazione del comitato “Su Entu Nostu”.
Una risposta dura, quella del gruppo: «In missione speciale in Sardegna», replicano, «viene a spiegarci perché dobbiamo rassegnarci ed eseguire gli ordini. Il sottosegretario Barbaro (nomen omen) mente sapendo di mentire e va richiamato ai suoi doveri, ovvero, di svolgere il suo mandato "con disciplina e onore"».
Poi si entra nel merito: «Ricordiamo al proconsole Barbaro che le richieste di connessione alla rete elettrica sarda presentate a Terna per la realizzazione di nuovi impianti da Fer», spiega Su Entu Nostu, «hanno raggiunto al 30 giugno 2023 l'impressionante numero di 718, per una potenza complessiva di 56,8 Gigawatt. Dunque, considerando la potenza prevista dall'annunciato decreto Frattin, pari a circa 6 Gw, si avrebbe un esubero di 50 Gw: una enormità! Nell'ipotesi che tutti questi impianti venissero realizzati si avrebbe una nuova capacità produttiva di disponibile di oltre 100 Twh/anno a fronte di un fabbisogno elettrico inferiore ai 9 Twh anno: 12 volte tanto!»
Energia che, secondo il comitato, non potrebbe essere né assorbita dalla «disastrata rete elettrica sarda», né esportata «anche tenendo conto del nuovo cavo Tyrrhenian link. Un’infrastruttura, quest'ultima, incautamente approvata supinamente dalla Regione senza una minima trattativa, che tenesse conto della situazione della rete nel quadro complessivo della situazione energetica dell'Isola».
Da qui l’opposizione: «Non solo non si prospetta nessun effettivo vantaggio per le popolazioni ma, al contrario, si sta predisponendo una devastazione dei nostri preziosi territori con annesso furto dei nostri beni collettivi. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze a questo scempio. Di barbari ne abbiamo visti tanti e le garantiamo che non né sopporteremo uno in più!».