Detriti spaziali in caduta: le 4 regole per non correre rischi
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Allerta anche in Sardegna per i detriti della stazione orbitante cinese Tiangong-1 che potrebbero cadere, tra domani e lunedì sull'Italia centro-meridionale.
La Protezione civile ha diramato un elenco di indicazioni per evitare rischi, precisando comunque che la possibilità che i frammenti della stazione, che sta precipitando verso la Terra, colpiscano il territorio sardo resta comunque "remota".
Ad ogni modo, per mettersi completamente al riparo da pericoli, ecco le regole suggerite.
1) È poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate
2) I frammenti, impattando sui tetti degli edifici, potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici
3) All'interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell'eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti
4) Poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell'impatto;
alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all'impatto e contenere idrazina (un composto chimico altamente tossico e corrosivo). Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, senza toccarlo e mantenendosi a un distanza di almeno 20 metri, dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.
Secondo gli ultimi aggiornamenti della Protezione civile: l'impatto in atmosfera della Tiangong-1 è previsto per le 00.34 ora italiana, con un intervallo tra le 5 e le 10 ore di variazione. Sono quattro le
fasce orarie in cui, invece, i detriti potrebbero interessare il nostro Paese: una prima dalle 4.25 alle 4.55, la seconda dalle 5.58 alle 6.28, la terza dalle 7.30 alle 8.00 e un'ultima dalle 9.02 alle 9.31.
(Unioneonline/l.f.)