Cappellacci è stato assolto dall'accusa di bancarotta. La sentenza è stata emessa dal Gup del tribunale di Cagliari Roberta Malavasi. Il pubblico ministero Giangiacomo Pilia aveva chiesto per Cappellacci una condanna a 3 anni di reclusione. I fatti contestati risalgono agli anni 2003-2006 quando il governatore presiedeva il Cda della municipalizzata.

"Il giudice del tribunale di Cagliari mi ha assolto nel processo della municipalizzata perché il fatto non sussiste. Sono stati anni di sofferenza ma non ho mai voluto perdere la speranza nella giustizia. E questa volta ancora lacrime, ma di felicità. La giustizia esiste e si deve aver fiducia nelle istituzioni. Il primo pensiero è per i miei figli: Giuseppe, Chiara e Margherita. Ragazzi cari, vale sempre la pena di avere fiducia". Scrive così il presidente Cappellacci sulla sua pagina Facebook.

LA VIDENDA - Per Cappellacci - difeso dall'avvocato Guido Manca Bitti - è scattata l'assoluzione con formula piena. Così come per l'ex amministratore Graziano Tilocca, attuale presidente della Sfirs, la finanziaria regionale Sfirs. Due le condanne pronunciate dal Gup, entrambe a due anni e 10 mesi: si tratta degli allora amministratori della municipalizzata Caterina Simonetti e Battistina Rivano. Il verdetto ricalca le richieste della pubblica accusa. Assolti gli altri imputati: Paolo Brigaglia e Francesco Luxoro, ex amministratori della società, e gli allora sindaci Caterina Arca e Roberto Neroni. Per i primi due il pm aveva chiesto la condanna a due anni e tre mesi, due anni per i sindaci.

L'inchiesta del sostituto procuratore Giangiacomo Pilia era stata avviata dopo la scoperta di un passivo di circa 2 milioni di euro. Sotto la lente della Procura erano finiti gli esercizi della municipalizzata dal 2003 al 2006, in particolare alcune voci su costi pubblicitari e di progettazione e trasferimenti di denaro dal comune di Carloforte per l'acquisto di mezzi e attrezzature.

Secondo il magistrato, il Cda avrebbe approvato i bilanci coprendo perdite sempre più pesanti, pur sapendo che i dati riportati non corrispondevano a quelli reali. Il tutto con un danno per le casse pubbliche, perché sulla base di quelle valutazioni, nel 2006 il comune di Carloforte acquistò per 69 mila euro quote della società che in realtà non valevano nulla.

L'AVVOCATO DEL GOVERNATORE - "E' emersa l'assoluta correttezza delle procedure seguite dal presidente Cappellacci". L'avvocato Guido Manca Bitti, difensore del governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, è raggiante dopo l'assoluzione al processo per il crac della municipalizzata di Carloforte. "Siamo molto soddisfatti - aggiunge - Quando erano stati depositati gli atti, il presidente aveva immediatamente chiesto e ottenuto di essere sentito dal pubblico ministero. Durante il processo, poi, ha partecipato a tutte le udienze che lo coinvolgevano e ha sempre risposto con chiarezza e serenità a tutte le domande poste dal giudice".
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