Cozze contaminate, allarme in lagunaInquinato lo stagno di Santa Gilla
Le analisi fatte dal Servizio veterinario della Asl 8 a metà febbraio sulle cozze di Santa Gilla non lasciano dubbi: lo stagno è inquinato, più nella parte sud che in quella nord. LEGGI L'ARTICOLO SU L'UNIONE SARDAPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I molluschi, dunque, non possono essere venduti senza essere prima depurati in “uno stabilimento autorizzato prima di essere consumati”, come c'è scritto nell'ordinanza firmata ieri sera dal sindaco Emilio Floris.
Le concentrazioni di Escherichia coli sono decisamente oltre il livello di guardia: a sud gli esami dell'azienda sanitaria hanno evidenziato una carica batterica di 2400 ufc (l'unità di misura delle colonie di batteri) per 100 grammi di campione, mentre a nord la contaminazione è inferiore e si ferma a 1100 ufc per etto.
Il risultato delle analisi è arrivato il 25 febbraio negli uffici della Asl, e il responsabile del Servizio veterinario ha immediatamente inviato una nota al Comune per chiedere di prendere provvedimenti.