Covid, in sette giorni giù i nuovi casi (-29%) nell'Isola. Ma la pressione sugli ospedali resta alta
L’incidenza cala in tutte le province della SardegnaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Migliora ancora la curva epidemiologica del Covid in Sardegna dove, nella settimana tra il 4 e il 10 maggio, si registra una diminuzione dei casi attualmente positivi per 100.000 abitanti che passano da 1.792 a 1.583. Inoltre si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-29%) rispetto alla settimana precedente.
È quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe.
L'incidenza dei nuovi casi per 100.000 abitanti cala in tutte le province sarde: -26,6% nel Sud Sardegna (660), -23,9% nella Città metropolitana di Cagliari (620), -31,2% nell'Oristanese (619), -34,3% nel Nuorese (482) e - 34,3% nella provincia di Sassari (354).
NEGLI OSPEDALI – Restano, però, sopra la media nazionale le percentuali dei posti letto in area medica (17% rispetto al 13% nazionale) e in terapia intensiva (4,4%, +0,4%) occupati da pazienti Covid-19.
I VACCINI – Sul fronte vaccinale i sardi che hanno ricevuto le due dosi sono 1.360.330, pari all'85,1%, mentre la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari all’8,3% (media Italia 7%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid da meno di 180 giorni, pari al 3,6%.
La popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 5,6% (media Italia 5,9%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 10,7%.
Secondo le rilevazioni della Fondazione Gimbe, inoltre, il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) contro il coronavirus è del 18,6% (media Italia 21%), mentre con con quarta dose tra gli over 80, ospiti RSA e fragili fascia 60-79 è del 3,1% (media Italia 8,7%).
Infine, i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno completato il ciclo vaccinale rappresentano il 42,9% (media Italia 34,4%) a cui aggiungere un ulteriore 4,5% (media Italia 3,5%) solo con la prima dose.
(Unioneonline/v.l.)