Con Totò Riina sbarca anche ProvenzanoAllarme nel carcere sassarese di Bancali
"Dopo Riina anche Bernardo Provenzano, nonostante le precarie condizioni, si sta preparando a raggiungere la Sardegna per scontare il regime del 41 bis". Lo ha detto il deputato Mauro Pili (Pdl) dopo la visita di ieri nel carcere sassarese di Bancali.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"A Parma - ha aggiunto il parlamentare - è dato per certo il trasferimento dell'altro capo dei capi nel carcere di Sassari. Si tratta dell'ennesima offesa alla Sardegna e ai sardi che va respinta. Il carcere di Bancali, alle porte di Sassari, che dovrebbe ospitare Riina risulta ancora inutilizzabile perché tutta la sezione del 41 bis non è stata predisposta e restano dubbie le condizioni di sicurezza". Ha affermato il deputato Mauro Pili (Pdl) dopo la visita di ieri mattina proprio nel carcere sassarese di Bancali. "Credo sia improponibile in questo carcere la concentrazione di 120 detenuti del 41 bis ai quali si sommano quelli di Cagliari, Nuoro, Tempio e Oristano, quindi 600 capi mafia e comunque detenuti che non possono che allertare la Sardegna rispetto a un rischio di infiltrazione mafiosa. L'inaugurazione del carcere prevista per fine mese sarà un bluff perché niente è ancora pronto e sono numerose le aree dove sono ancora in corso lavori. L'unica cosa che è stata predisposta sono i 16 studi televisivi per collegare i mafiosi con i processi in giro per l'Italia". A Parma - ha spiegato Pili - è stata realizzata una sala operatoria ma è inutilizzabile secondo la Asl per ragioni tecniche. Comunque oltre il 50% di detenuti in regime di 41 bis arriverebbero in Sardegna.
"Questi tentativi - dice - vanno respinti: il problema non è quello che succede dentro il carcere ma quello che succede fuori, per una possibile penetrazione mafiosa. Pino Arlacchi ha detto che c'è il rischio di una estorsione a tappeto, dalle piccole alle grandi attività, non dimentichiamoci che in questo territorio ci sono in ballo investimenti importanti come il miliardo di euro per la strada Sassari-Olbia, i 500 mila euro per le bonifiche a Porto Torres e il grossi affari attorno all'eolico e la mafia potrebbe aver deciso di metterci le mani. Dobbiamo impedire che ciò avvenga".
In serata è arrivata una prima smentita da fonti del Dap: "Nessun trasferimento in vista dal carcere di Parma a quello di Sassari per Bernardo Provenzano". Proprio oggi il boss sarebbe nuovamente ricoverato in ospedale a causa delle sue precarie condizioni di salute". A proposito Pili precisa: "La pseudo smentita del Dap sull'arrivo di Bernardo Provenzano in Sardegna è una tardiva retromarcia considerato che da giorni i quotidiani di Parma annunciano il trasferimento del celebre capo dei capi nell'Isola e nessuna smentita era stata fatta della decisione dell'amministrazione penitenziaria". Così il deputato del Pdl secondo il quale "il trasferimento di Provenzano viene sospeso solo perché il carcere di Bancali (Sassari) è totalmente inadeguato sul piano clinico ad ospitare un detenuto nelle condizioni di Provenzano". "Si tratta, dunque, di una clamorosa retromarcia - attacca il parlamentare sardo - legata alla mancata attivazione dei reparti medici di Bancali. Con questa retromarcia si conferma, invece, la notizia dell'arrivo in Sardegna del boss dei boss Totò Riina. Una scelta devastante - ribadisce Pili - che insieme al cinquanta per cento dei 41 bis da portare in Sardegna rende di fatto l'Isola colonia di un'amministrazione penitenziaria spregiudicata e arrogante".